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Antenucci, ancora panca: dentro il caso. L'utilità futura e gli scenari
mercoledì 6 ottobre 2021, 00:00In Primo Piano
di Raffaele Digirolamo
per Tuttobari.com

Antenucci, ancora panca: dentro il caso. L'utilità futura e gli scenari

Un pizzico di sorpresa ha colto tifosi ed addetti ai lavori al momento della lettura delle formazioni relative alla partita disputata dal Bari contro il Monopoli: Michele Mignani, infatti, ha scelto di sparigliare le carte schierando un attacco leggero con Manuel Marras e Simone Simeri, lasciando in panchina quel Mirco Antenucci che per la seconda volta di fila ha dovuto cominciare la partita guardando i compagni da bordocampo. Non una bocciatura, per il tecnico, che parlando nella conferenza stampa post-gara ha definito la sua scelta frutto della lettura della gara, considerando il numero sette alla pari dei compagni di reparto. 

Ma che non può non far discutere, vista l'importanza che Antenucci ha avuto nell'ultimo biennio a tinte biancorosse. Perché si tratta di una scelta in continuità con la sostituzione avvenuta nell'intervallo della sfida con la Paganese, dopo il rigore sbagliato dal numero sette, e la panchina di Messina. Sicuramente troppo poco per parlare di gerarchie invertite: con ogni probabilità il centravanti sarà ancora il titolare nell'undici di Mignani, ma in ogni caso si aprono le possibilità per riflessioni sull'avvenire.

In primo piano c'è la questione anagrafica, con la carta d'identità di Antenucci che segna 37 primavere, ragion per cui è prevedibile pensare che quest'anno il calciatore abbia bisogno di più occasioni per rifiatare: ne guadagnerà anche a finalizzazione. Il numero sette nell'ultima sfida è entrato bene e convinto, ma è impossibile pensare vederlo correre (e qui l'età si collega alla tattica) nel dispendioso modulo di Mignani per novanta minuti ogni settimana,

Ragion per cui non dovrebbe stupire, in questa stagione, vedere maggiore rotazione davanti, anche perché lo stesso tecnico ha sempre ribadito l'importanza di tutti e l'assenza di titolari. Di questo è esempio lampante Marras, che domenica scorsa ha usato le sue doti per aprire il campo e creare occasioni: questa alternanza di calciatori in base alle partite, non solo con il numero dieci ma anche con Simeri Cheddira, potrebbe diventare la norma. Antenucci solo uno dei tanti? Forse, ma non è una bocciatura. Meglio considerarlo un punto di forza, per valorizzare al massimo un calciatore che nonostante l'età può aiutare nella scalata alla B.