Bari e Foggia scatenate nella ripresa. Ferrante e la sua rivincita. Le curiosità del derby

Partita delle partia, che chiunque da piccolino con il cuoio sotto al braccio avrebbe voluto giocare. Bari-Foggia è la madre di tutte le sfide, un incandescente derby su cui cadranno gli occhi di tantissimi tifosi e addetti ai lavori. Si affrontano due big del campionato, con un passato blasonato che pochi in questa categoria possono vantare. 

Le due squadre sono scatenate nella ripresa: i biancorossi hanno segnato 13 gol su 19 totali nei secondi tempi, i rossoneri 8 su 13. Bari prolifico più di tutti nel girone C fra 46’ e 60’ di gioco (6 marcature) e nei 15’ finali (6 gol tra 76’ e 90’ inclusi recuperi), Foggia all’attacco nella fase centrale della ripresa, 6 reti siglate tra 61’ e 75’ di gara. 

I rossoneri forti di un gioco offensivo hanno messo in saccoccia tredici reti. Di queste, curiosamente, nessuna su penalty. Dopo nove turni del girone c, il Foggia è insieme alla Vibonese l'unica squadra senza rigori calciati. Tre, invece, i tiri dal dischetto a favore del Bari: due realizzati (da Antenucci e Simeri), uno sbagliato (dallo stesso Antenucci).

Miglior marcatore dei satanelli è Ferrante, a quattro reti. L'ex attaccante della Ternana ha un conto aperto col Bari: proprio allo stadio 'San Nicola', in occasione della gara di playoff del 2020 tra biancorossi e umbri, Ferrante si infortunò causa un intervento scomposto di Di Cesare. Quell'infortunio gli è costato sei mesi di assenza dai campi da gioco. Lo stesso Ferrante, però, in passato ha già avuto modo di segnare ai biancorossi, in un 2-2 tra la sua Ternana e i galletti.

Bari in striscia positiva da nove partite di fila. Il record porta la firma di Vincenzo Vivarini, arrivato nella stagione 2019/20 a 27 risultati utili consecutivi, dei quali venticinque nella regular season e due nei playoff. 

Primo precedente tra Mignani e il Foggia, oltre che tra l'ex bandiera del Siena e Zeman. Ventitre invece le sfide tra il boemo e il Bari.