Bari, quanti guai! Ma non sei solo: anche alcuni ex si sono spenti senza il biancorosso

Si definiscono simbionti quegli organismi che, per sopravvivere, sono costretti a legarsi ad un altro organismo, spesso in condizioni di reciproco vantaggio. Se il Bari dell’anno scorso poteva considerarsi un essere quasi perfetto, in cui tutte le componenti erano perfettamente legate tra di loro, quello di questa stagione sembra essere l’esatto opposto. E i risultati si vedono. Così, come due esseri inseparabili, alcuni giocatori partiti la scorsa estate sembrano aver perso quella magia che aveva caratterizzato la loro esperienza in biancorosso.

Cheddira, seppur con il salto di categoria con la maglia del Frosinone, ha vissuto una stagione altalenante. In netta ripresa nell’ultimo periodo -nonostante la parabola ascendente dei ciociari- ha segnato 4 gol in Serie A (3 nell’ultimo mese e mezzo). A gennaio -periodo in cui aveva perso la titolarità a Frosinone- ha mancato la convocazione in Coppa D’Africa con il suo Marocco, tra i motivi che lo avevano spinto a lasciare Bari.

Stagione sfortunata anche per i due doriani Esposito e Benedetti. Il primo, nominato come miglior giocatore del mese di dicembre in Serie B, ha messo a segno 5 gol e 5 assist. Ma la sua stagione è segnata da un infortunio alla coscia che lo ha tenuto lontano dal campo, fin qui, per 13 partite. Simile sorte toccata a Benedetti, autore di un gol in campionato, è stato fuori 4 mesi per una ciste al ginocchio. Da febbraio, poi, sono 6 le gare saltate per infortunio.

Integro fisicamente, Antenucci non se la passa comunque bene con la sua Spal. In ripresa nell’ultimo mese, gli emiliani navigano appena sopra la zona playout nel girone B di Serie C. L’ex bomber biancorosso ha segnato fin qui 5 reti in 34 partite, in una stagione che, come quella del Bari, era partita con ben altre ambizioni, ma che adesso costringe a fare i conti con un destino beffardo.