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Parma, Liverani non è in discussione. Ma Genoa e Benevento diventano fondamentali
La battuta di arresto contro la Roma poteva essere in previsione per il Parma, che andava a giocare in un campo storicamente ostico contro un avversario in grande forma, e soprattutto decisamente più forte dei crociati di Fabio Liverani. Ma lo stesso Liverani però probabilmente non si aspettava una prestazione così scialba e senza cuore dai suoi uomini, che per dieci giorni e poco più avevano lavorato finalmente con il gruppo quasi al completo a Collecchio. C’era sì qualche nazionale, ma negli undici titolari scesi in campo domenica solo Kucka, Gervinho e Osorio avevano faticato con le proprie selezioni, motivo per cui la giustificazione non regge più di tanto.
PENURIA - Di idee e di gioco, il Parma di Liverani pare senz’anima, e sul rettangolo di gioco fa fatica con il pallone tra i piedi. Il 3-5-2 non convince: la squadra difensivamente può parere più solida, ma lo schema di gioco non riesce a mettere in movimento i punti di forza dei crociati, che tra Fiorentina e Roma non si sono mai resi pericolosi. Se poi dietro si commettono errori banali, il povero Liverani può fare ben poco.
NECESSITÀ - Di punti, in primis. Il Parma ha raccolto solo sei punti in questo inizio di stagione, troppo pochi nonostante i tanti (corretti) alibi a cui ci si può appigliare. Il problema di questo Parma è che fino ad ora non si è vista crescita, che è la cosa che dovrebbe preoccupare più di ogni altra cosa Liverani. Alle porte, oltre alla sfida di domani in Coppa Italia contro il Cosenza, la classica partita in cui si ha tutto da perdere, il tecnico crociato dovrà fronteggiare due scontri diretti, contro Genoa e Benevento. Uscire malconci da queste due gare potrebbe far traballare anche la panchina del tecnico, fino ad ora mai in discussione.
PENURIA - Di idee e di gioco, il Parma di Liverani pare senz’anima, e sul rettangolo di gioco fa fatica con il pallone tra i piedi. Il 3-5-2 non convince: la squadra difensivamente può parere più solida, ma lo schema di gioco non riesce a mettere in movimento i punti di forza dei crociati, che tra Fiorentina e Roma non si sono mai resi pericolosi. Se poi dietro si commettono errori banali, il povero Liverani può fare ben poco.
NECESSITÀ - Di punti, in primis. Il Parma ha raccolto solo sei punti in questo inizio di stagione, troppo pochi nonostante i tanti (corretti) alibi a cui ci si può appigliare. Il problema di questo Parma è che fino ad ora non si è vista crescita, che è la cosa che dovrebbe preoccupare più di ogni altra cosa Liverani. Alle porte, oltre alla sfida di domani in Coppa Italia contro il Cosenza, la classica partita in cui si ha tutto da perdere, il tecnico crociato dovrà fronteggiare due scontri diretti, contro Genoa e Benevento. Uscire malconci da queste due gare potrebbe far traballare anche la panchina del tecnico, fino ad ora mai in discussione.
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