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Udinese, Gotti: "De Paul è come fosse il mio terzo figlio, lui e Musso possono far bene ovunque"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
sabato 8 maggio 2021, 17:34Serie A
di Davide Marchiol

Udinese, Gotti: "De Paul è come fosse il mio terzo figlio, lui e Musso possono far bene ovunque"

Luca Gotti, tecnico dell'Udinese, a Sky Sport ha commentato il pareggio dei suoi contro il Bologna, queste le sue dichiarazioni.

Quanto dispiace non averla vinta visto come si era messa?
“In una settimana tra la partita con la Juventus e questa abbiamo fatto tanta fatica per poco, il punto ottenuto smuove qualcosa ma è poco. Abbiamo giocato con personalità difendendo bene e provando ad attaccare soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo gestito, sicuramente ci hanno pressato, ma c’era la sensazione di poterla portare a casa, l’ennesimo rigore preso la fa finire in pareggio, non voglio pensare ai record che abbiamo battuto in questo senso”.

Musso è già pronto per una big?
“Non riesco a dare la verità, dico quello che penso e penso che abbiamo un grande portiere, che ti porta punti. Tra i pali e nelle uscite alte è tra i pochissimi, lo metto tra i tre migliori della A, poi si è ripetuta la scena di Benevento, dove non c’è solo l’errore di Musso, c’è anche un errore di Musso. Potrebbe essere anche in vantaggio, ma non para subito perché ripensa a Benevento e poi succede quello che abbiamo visto”.


Se Musso è tra i migliori tre allora De Paul?
“De Paul insieme ad Alessandra e Benedetta è il mio terzo figlio (ride ndr). È un ragazzo di grandissima maturità, che legge bene le situazioni. Rispetto alle occasioni che gli erano offerte dal mercato ha fatto scelte anche di famiglia, a Udine sta bene, la moglie era incinta e quindi ha fatto un altro anno a Udine. Ha colpi ovviamente da grande squadra, quest’anno sicuramente rifarà le sue valutazioni e si deciderà cosa è meglio per tutti”.

La famiglia Pozzo ha dato una certa linea al progetto Udinese, trovando fondi soprattutto dalla cessione di alcuni gioielli, è il momento per cederli entrambi, uno, tenerli…?

“Non saprei, non terrei però il discorso solo su Gotti, ci sono tanti ragazzi bravi in questa squadra. L’Udinese aspetta il momento giusto per cedere, perché non ha necessità immediate, serve dunque anche un certo tipo di mercato per soddisfare un certo tipo di esigenze. Magari sarà quello italiano il mercato povero e all’estero qualcuno per l’offerta importante c’è, non lo sappiamo, ma sono giocatori che possono fare bene ovunque”.

A che punto è la sua situazione per il futuro?
“Ci sono ancora tre partite, non solo sono fiero di essere allenatore dell’Udinese, ma ho anche riconoscenza per una società che si è fidata di me e mi ha invogliato a continuare. Detto questo ne riparleremo a campionato finito. Mi rifaccio all’anno scorso, non c’erano avvisaglie di rinnovo ma poi in pochissime ore abbiamo trovato l’accordo per continuare”.