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Bagni: "Dissi già tre mesi fa che il Bologna era da Champions. Il top se resta Thiago Motta"
Salvatore Bagni, ex dirigente del Bologna, ha rilasciato un'intervista al Corriere di Bologna in cui si sofferma sul miracolo fatto da Thiago Motta, con la squadra a un passo dalla Champions League. Di seguito un estratto: "Dissi già tre mesi fa che il Bologna sarebbe andato in Champions: la squadra sta in campo con una qualità e un’intensità meravigliosa, tutti remano dalla stessa parte e l’entusiasmo della gente è una spinta in più. Ho letto che l’Europa League non è stata festeggiata ed è giusto: questo Bologna merita la Champions e se la meritano i tifosi, dopo tanti anni. La stagione non era partita con l’obiettivo Europa ma con la voglia di divertire la gente, che a Bologna non ha grandi pretese: al gioco e alle idee si sono aggiunti i risultati, Motta e il club sono stati straordinari".
La democrazia mottiana è stata la chiave?
"Ha una rosa con tanti giocatori intercambiabili, ha coinvolto tutti e ha fatto giocare chi meritava di più, tolto Karlsson che ha avuto problemi con gli infortuni. Se i ragazzi sono intelligenti funziona e a Bologna il gruppo si è dimostrato tale: la meritocrazia e la sana competizione sono fondamentali per l’equilibrio in spogliatoio. Se un tecnico punta sui soliti 13-14, poi qualcuno molla se vede che non gioca. Thiago è già un grandissimo allenatore: misurato, si prende in spalla la squadra, legge le partite. A Bologna ha trovato l’ambiente ideale, credo allenerà club che fanno costantemente la Champions".
Resterà o subentrerà il pensiero di andare via dopo aver fatto il massimo?
"Non penso che abbia questo pensiero, è conscio di ciò che può fare: non puoi avere dubbi sul tuo valore. Giocare la Champions con la squadra che tu hai portato lì è una soddisfazione doppia: spero per i bolognesi che ci stia pensando".
La democrazia mottiana è stata la chiave?
"Ha una rosa con tanti giocatori intercambiabili, ha coinvolto tutti e ha fatto giocare chi meritava di più, tolto Karlsson che ha avuto problemi con gli infortuni. Se i ragazzi sono intelligenti funziona e a Bologna il gruppo si è dimostrato tale: la meritocrazia e la sana competizione sono fondamentali per l’equilibrio in spogliatoio. Se un tecnico punta sui soliti 13-14, poi qualcuno molla se vede che non gioca. Thiago è già un grandissimo allenatore: misurato, si prende in spalla la squadra, legge le partite. A Bologna ha trovato l’ambiente ideale, credo allenerà club che fanno costantemente la Champions".
Resterà o subentrerà il pensiero di andare via dopo aver fatto il massimo?
"Non penso che abbia questo pensiero, è conscio di ciò che può fare: non puoi avere dubbi sul tuo valore. Giocare la Champions con la squadra che tu hai portato lì è una soddisfazione doppia: spero per i bolognesi che ci stia pensando".
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