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Bologna, Skov Olsen: "Mi volevano in tanti. Qui il miglior progetto"
Il neo acquisto del Bologna, Andreas Skov Olsen, ha parlato in conferenza stampa nel giorno della sua presentazione, queste le sue parole: "La società mi ha seguito per tanto tempo, ci sono belle e serie persone qui".
Perché ha temporeggiato prima di firmare?
"Sono giovane, è la prima volta che vado via di casa, ho voluto prendere tempo per pensarci bene. Poi ho sentito nel cuore che volevo il Bologna e ho accettato il progetto. C’erano tante squadre che mi volevano ma nessuna come i rossoblu: volevo solo un po’ di tempo per pensarci bene".
Qual è il suo ruolo preferito?
"Ho sempre giocato come esterno ma è il mister che decide dove mettermi: posso giocare a destra, a sinistra o anche da prima punta. Al Nordsjaelland sono cresciuto, faccio parte della famiglia, mi fa piacere che mi abbiano salutato con affetto sui social; lì eravamo tutti giovani, qui invece ci sono giocatori più esperti con cui non vedo l’ora di lavorare. Del calcio italiano so che la A è un campionato duro, che si lavora molto in fase difensiva dove devo migliorare".
Il suo idolo?
"Robben".
Un po' di timore nell'accettare la Serie A?
"Non ho avuto paura di venire qui, sin dal primo giorno il Bologna mi ha fatto capire di volermi tantissimo. Tante squadre, anche grosse, mi hanno cercato ma il progetto del Bologna è quello che mi ha affascinato di più. La società mi ha dato il tempo che avevo chiesto per decidere e questo è stato molto importante per me. L’Europeo Under 21 è stata una gran bella esperienza anche se sono amareggiato per il modo in cui siamo usciti".
Quale sarà il suo numero di maglia?
"Ho scelto il numero 17".
Ha parlato con Mihajlovic?
"Ho incontrato Mihajlovic quando sono stato la prima volta e ho fatto una scommessa con lui: che il mio sinistro era meglio del suo".
Perché ha temporeggiato prima di firmare?
"Sono giovane, è la prima volta che vado via di casa, ho voluto prendere tempo per pensarci bene. Poi ho sentito nel cuore che volevo il Bologna e ho accettato il progetto. C’erano tante squadre che mi volevano ma nessuna come i rossoblu: volevo solo un po’ di tempo per pensarci bene".
Qual è il suo ruolo preferito?
"Ho sempre giocato come esterno ma è il mister che decide dove mettermi: posso giocare a destra, a sinistra o anche da prima punta. Al Nordsjaelland sono cresciuto, faccio parte della famiglia, mi fa piacere che mi abbiano salutato con affetto sui social; lì eravamo tutti giovani, qui invece ci sono giocatori più esperti con cui non vedo l’ora di lavorare. Del calcio italiano so che la A è un campionato duro, che si lavora molto in fase difensiva dove devo migliorare".
Il suo idolo?
"Robben".
Un po' di timore nell'accettare la Serie A?
"Non ho avuto paura di venire qui, sin dal primo giorno il Bologna mi ha fatto capire di volermi tantissimo. Tante squadre, anche grosse, mi hanno cercato ma il progetto del Bologna è quello che mi ha affascinato di più. La società mi ha dato il tempo che avevo chiesto per decidere e questo è stato molto importante per me. L’Europeo Under 21 è stata una gran bella esperienza anche se sono amareggiato per il modo in cui siamo usciti".
Quale sarà il suo numero di maglia?
"Ho scelto il numero 17".
Ha parlato con Mihajlovic?
"Ho incontrato Mihajlovic quando sono stato la prima volta e ho fatto una scommessa con lui: che il mio sinistro era meglio del suo".
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