Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bologna / Rassegna stampa
Colpo da Maestro. Gazzetta dello Sport: "Pirlo ha trovato il suo centrocampo"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 25 gennaio 2021, 07:43Rassegna stampa
di Alessandro Tedeschi

Colpo da Maestro. Gazzetta dello Sport: "Pirlo ha trovato il suo centrocampo"

"Pirlo ha trovato il suo centrocampo", scrive La Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Quei tre assieme non saranno il centrocampo ideale, non entreranno nella storia come Pirlo, Pogba, Vidal e Marchisio, ma possono cambiare la Juve. Forse è la svolta della stagione. E il bello è che la prima impressione era stata quella giusta. Il 5 settembre, al debutto assoluto contro l’Under 23, Pirlo aveva schierato proprio McKennie, Arthur e Bentancur, ma nella versione “sbagliata”: il brasiliano centrale e l’uruguayano mezzala. Una formula riproposta raramente in seguito perché Pirlo preferiva il movimento intelligente di Ramsey e la potente anarchia di Rabiot. Poi il k.o. con l’Inter, la necessità di cambiare e la Supercoppa con la variante logica, Arthur mezzala come nel Barcellona, Bentancur pivot, confermata contro il Bologna.

Nel calcio di oggi è difficile parlare di titolari, figurarsi in questa Juve così fluida e trasformista. Ma Pirlo sembra aver trovato il “suo” centrocampo.

Pirlo ci ha messo un po’ troppo per capirlo, adesso è difficile che torni indietro. Bentancur non dispensa fantasia ma almeno, davanti alla difesa, assicura protezione, geometrie, ritmo. Di tutti i mediani di Pirlo è il più adatto. Con accanto McKennie e Rabiot (o Ramsey), però, la Juve diventa ancor più estemporanea e anarchica, potente ma senza fantasia, con poco fosforo. Arthur cambia lo scenario. Era arrivato al Barcellona al posto di Xavi. Non è Xavi, questione di visione e qualità, troppo frenetico, ma il brasiliano sa tenere palla e far girare la manovra alta.