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Da Spadafora a Gravina: il calcio festeggia la sua ripartenza, ma c'è ancora tanta strada da fareTUTTO mercato WEB
domenica 14 giugno 2020, 00:45Serie A
di Giacomo Iacobellis

Da Spadafora a Gravina: il calcio festeggia la sua ripartenza, ma c'è ancora tanta strada da fare

Il calcio è tornato, finalmente. Dopo le due semifinali di Coppa Italia e in attesa della finalissima in programma mercoledì prossimo a Roma, prosegue il countdown per la ripresa della Serie A fissata per il 20 di giugno.

Un percorso non facile - Dall'incertezza sullo stop alla riorganizzazione del calendario, passando per il rigoroso protocollo sanitario, fino al monitoraggio costante della curva dei contagi: il percorso verso la ripartenza del calcio nel nostro Paese non è stato certo privo di ostacoli, ma in queste ore ha portato i suoi primi frutti. "Siamo solo all’inizio, ma siamo già a un punto importante. Gli allenamenti sono ripartiti, il calcio è tornato in campo con la Coppa Italia. Resta la questione da chiarire relativa allo sport amatoriale e di contatto", è stato il commento del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.


La strada per la normalità - Per tornare alla cosiddetta normalità, tuttavia, c'è ancora tanto da fare. Risolto il nodo legato alla quarantena (il CTS ha dato il via libera alla quarantena per il solo positivo e non per tutta la squadra, salvando di fatto la Serie A 2019-2020), il prossimo dubbio resta legato infatti alla riapertura degli stadi. Un argomento spinoso sul quale si è espresso in queste ore lo stesso presidente della FIGC, Gabriele Gravina: "Io mi auguro che gli stadi possano riaprire i primi di luglio. La prima settimana o, al massimo, a metà mese. Questo significa che il nostro Paese ha buttato via quelle ultime restrizioni e siamo evidentemente usciti da questo momento particolarmente buio".