Terremoto Brescia, Cellino si dimette dalla carica di presidente. Ma non vende il club (per ora)

Un terremoto annunciato, che ieri è diventato realtà: Massimo Cellino si è dimesso dalla carica di presidente del Brescia. Tante le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta, che è da ieri il tema del giorno.

"Scossa al Brescia, il presidente lascia: «Sono logorato»", così La Gazzetta dello Sport, che spiega: "Tanto tuonò che piovve. Cielo grigio sul Brescia. Martedì pomeriggio, la squadra riprende gli allenamenti sul campo di Torbole Casaglia per la prima volta senza presidente, con il direttore dell’area tecnica Giorgio Perinetti impegnato a rassicurare tutti su ciò che sarà: la società è solida, sul piano finanziario è tutto a posto, nella quotidianità cambierà nulla. I giocatori ascoltano, ma sono focalizzati su ciò che è: il comunicato ufficiale che comparirà di lì a poco sul sito e sui canali social del club, la lettera - accorata, sofferta - con cui Massimo Cellino rende pubblico il malessere che da giorni l’aveva portato a convincersi del passo indietro da compiere senza aspettare oltre. Dimissioni, senza «se» e senza «ma». Dimissioni «con effetto immediato, peraltro già annunciate e temporaneamente sospese nel Consiglio di amministrazione del 24 ottobre»".

Spazio poi al Corriere dello Sport: "Cellino lascia: «Ho bisogno di serenità»". "Annunciata sin dai giorni scorsi, la clamorosa decisione è stata ufficializzata ieri. Massimo Cellino ha rassegnato le sue dimissioni da presidente del Brescia calcio "con effetto immediato". «Dimissioni - spiega lo stesso Cellino in una lettera pubblicata sul sito della società - peraltro già annunciate e temporaneamente sospese nel c.d.a. del 24 ottobre 2022. Le ragioni della decisione, che ho assunto dopo un profondo travaglio interiore sono sia di carattere personale che legate alla preoccupazione di garantire la più efficiente gestione della Società in modo che possa conseguire i migliori risultati sportivi»".

"Terremoto al Brescia. Le dimissioni di Cellino: «Mi manca la serenità»", questa infine l'apertura di Tuttosport, che aggiunge: "Massimo Cellino si è dimesso dalla carica di presidente del Brescia Calcio e del Consiglio di amministrazione del club, ma la sua epoca in biancazzurra non si è ancora affatto conclusa e non è detto che si concluderà. In una lettera aperta ieri l’imprenditore sardo ha ufficializzato una decisione che era nell’aria da qualche giorno, ma non ha (per ora?) assolutamente esternato la volontà di vendere il club che acquistò nell’agosto del 2017 per 6.5 milioni da Marco Bonometti, allora presidente degli imprenditori bresciani e papabile numero uno per Confindustria nazionale, che aveva fatto nel ruolo di “amico del Brescia” da traghettatore con i manager Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini evitando il fallimento dopo l’indebitamente della gestione Corioni".
Prime pagine, poi, sulla stampa locale. "Cellino vende: 30 milioni", questo ciò che si legge su Brescia Oggi, che nel dettaglio report interno spiega: "Il passo indietro è compiuto. Triste, solitario y final, Massimo Cellino si fa da parte: le dimissioni da presidente, direzione già imboccata senza più tentennamenti dopo la partita di Terni, si sono concretizzate anche ufficialmente ieri pomeriggio, con un comunicato pubblicato sul sito e sui social del club, e che proponiamo qui integralmente. Una vera e propria lettera, accorta e sofferta, che trasmette tutta la stanchezza di una decisione vissuta come inevitabile, subita più che assunta di propria volontà".

"Cellino: «Mi sono dimesso per il bene del Brescia»" è quanto si legge sul Giornale di Brescia. "In una lettera al CdA spiegati tutti i motivi del passo indietro. «Serenità logorata»", la chiosa.