Unione Sarda - Conti, magia e paura

La grande paura lascia il posto a dodici punti di sutura sul ginocchio destro e a qualche settimana di riposo. Resteranno presto poche tracce dell'intervento killer che ha spedito Daniele Conti in infermeria nella sua giornata più esaltante. Gol capolavoro e zampata decisiva per conquistare il rigore del secondo vantaggio del Cagliari.
I gesti di disperazione dei compagni avevano fatto pensare al peggio per la profonda lacerazione sotto la coscia provocata dall'entrata scellerata di Nicolas Burdisso, a pochi passi dalla porta della Roma. Invece è lo stesso capitano rossoblù a rassicurare tutti a tarda sera: «Non so bene come sia avvenuto lo scontro», ma «non c'è alcun problema, perché questi contrasti di gioco durante la partita possono succedere».
Conti cammina a fatica, lo sostiene papà Bruno, direttore tecnico della Roma, che ha subito seguito il figlio negli spogliatoi dopo l'incidente (anche Massimo Cellino, alla fine del primo tempo, si è sincerato delle condizioni del giocatore). I volti si distendono dopo l'apprensione iniziale: «Mi hanno messo un po' di punti, ma mi riprenderò in fretta», sussurra Daniele. «Non c'è tanto da preoccuparsi», ribadisce il padre. La prognosi è ancora da sciogliere, ma Conti dovrebbe restare a riposo per una ventina di giorni. Non è servito neanche il trasferimento in ospedale. È stato l'ortopedico del Cagliari Massimiliano Salvi a ricucire la ferita del numero cinque rossoblù nell'infermeria del Sant'Elia.
Arrivano anche le scuse di Burdisso. Dopo il cartellino rosso l'argentino ammette le sue colpe davanti ai riflettori: «È stato un intervento di gioco», fa notare il giocatore giallorosso, «ma sono dispiaciuto per quanto è accaduto a Daniele Conti.

Spero che possa tornare in campo il più presto possibile. Gli faccio i miei migliori auguri». Anche Francesco Totti, a fine gara, lascia la comitiva giallorossa per salutare l'avversario di tante battaglie. Un saluto di conforto al riparo da occhi indiscreti e poi via sul pullman per dimenticare in fretta il cappotto incassato dalla sua Roma al Sant'Elia.
A fine gara tutti i rossoblù tirano un sospiro di sollievo e fanno festa per la storica cinquina sulla Roma. «Meno male che è andata così», sottolinea Davide Astori, perché la scena iniziale, con quella ferita, ci aveva davvero spaventato». Alessandro Agostini conferma: «Molto meglio di quanto temevamo, speriamo che Daniele possa tornare presto in campo». Da Andrea Cossu arriva la dedica puntuale per i tre punti del Cagliari: «Questa vittoria è per Daniele», ma anche per un altro vecchio amico, «Diego Lopez, che ha appena lasciato il calcio».
Nei prossimi giorni Conti potrà consolarsi rivedendo le immagini dei suoi splendidi ventidue minuti di gioco. È una sua invenzione da venti metri ad accendere le luci sul Sant'Elia. È una sua giocata da combattente a regalare al Cagliari il rigore che gli poteva costare caro.