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#iorestoacasa - TMW consiglia: la punizione di Roberto Carlos contro la Francia
3 giugno 1997, 22' del primo tempo della sfida del quadrangolare di Tolosa tra Francia e Brasile. Un calcio di punizione per la nazionale verdeoro, da distanza apparentemente siderale e da posizione centrale. Alla battuta va Roberto Carlos: il terzino sistema la palla, prende una lunghissima rincorsa e con un esterno mancino disegna una parabola che passa a destra della barriera, poi curva improvvisamente, assumendo una traiettoria a banana, infine bacia il palo alla sinistra di Barthez e termina la sua corsa in rete. Un gol che lasciò tutti a bocca aperta.
Tredici anni dopo, un team di fisici francesi stabilì che il tiro effettuato dall'ex giocatore dell'Inter non fu affatto casuale. I ricercatori della École Polytechnique di Palaiseau confermarono l’esistenza del ben noto Effetto di Magnus, secondo il quale una sfera che si muove ruotando su se stessa compie una traiettoria curva: è il principio alla base del tiro ad effetto. Come riportato da Focus, gli studiosi hanno anche scoperto che l’attrito, nelle punizioni da lunga distanza come quella battuta di Roberto Carlos, gioca un ruolo fondamentale e fino ad oggi sconosciuto: la resistenza offerta dall'aria rallenta il pallone così tanto da modificare la traiettoria della curva determinata dall'effetto Magnus. In questo modo il pallone può prendere le direzioni più imprevedibili. Calcio e fisica, fusi in un solo gesto tecnico.
Oggi Roberto Carlos compie 47 anni e mi sembrava giusto omaggiarlo così, con il video di quella storica punizione: CLICCA QUI!
Tredici anni dopo, un team di fisici francesi stabilì che il tiro effettuato dall'ex giocatore dell'Inter non fu affatto casuale. I ricercatori della École Polytechnique di Palaiseau confermarono l’esistenza del ben noto Effetto di Magnus, secondo il quale una sfera che si muove ruotando su se stessa compie una traiettoria curva: è il principio alla base del tiro ad effetto. Come riportato da Focus, gli studiosi hanno anche scoperto che l’attrito, nelle punizioni da lunga distanza come quella battuta di Roberto Carlos, gioca un ruolo fondamentale e fino ad oggi sconosciuto: la resistenza offerta dall'aria rallenta il pallone così tanto da modificare la traiettoria della curva determinata dall'effetto Magnus. In questo modo il pallone può prendere le direzioni più imprevedibili. Calcio e fisica, fusi in un solo gesto tecnico.
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