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Da 0-1 a 2-1 in quattro minuti: la pazza Inter ribalta tutto a Parma e torna a -8 dalla JuveTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 28 giugno 2020, 23:45Serie A
di Giacomo Iacobellis

Da 0-1 a 2-1 in quattro minuti: la pazza Inter ribalta tutto a Parma e torna a -8 dalla Juve

Vittoria a dir poco a sorpresa dell'Inter, che dopo il rocambolesco 3-3 col Sassuolo nell'ultimo turno di campionato manda un nuovo segnale ai piani alti della classifica di Serie A: quasi a dire, "noi ci siamo ancora!". Nonostante la prestazione corale negativa, nonostante le pochissime idee, nonostante la scarsa vena dei suoi leader e nonostante il Parma avesse meritato di vincere fin quasi al 90'... Poco importa a mister Conte e ai suoi, perché oggi l'importante era tornare a fare risultato pieno. Ci hanno pensato non a caso due difensori, De Vrij e Bastoni, a ribaltare tra l'84' e l'88' il vantaggio firmato nel primo tempo da Gervinho e mantenuto con merito sfiorando più volte il raddoppio. Fino, appunto, al crollo finale.

Le scelte dei due allenatori - Rivoluzione in difesa per l'Inter, con Godin e D'Ambrosio che prendono il posto dello squalificato Skriniar e dell'ex crociato Bastoni. A centrocampo si rivede Barella, schierato accanto al confermato Gagliardini. Niente turnover, stavolta, in attacco: ancora spazio quindi a Lukaku e Lautaro Martinez. Tra le fila del Parma, invece, Laurini vince il ballottaggio con Darmian sulla destra. A sostituire lo squalificato Iacoponi è Dermaku, mentre in mezzo al campo tornano dal 1' Kucka e Scozzarella. In avanti, confermatissimo infine il collaudato trio formato da Kulusevski, Cornelius e Gervinho.

Monologo ducale - L'Inter non ha ancora rinunciato al sogno Scudetto, ma il Parma dà subito l'impressione di voler complicare ulteriormente il cammino dei nerazzurri. Proprio come all'andata. Dopo un salvataggio provvidenziale di Dermaku sugli sviluppi di un corner al 7', la squadra di casa costruisce infatti la prima vera occasione da rete già al 12' con un tentativo di Gervinho. L'ivoriano ha il piede caldo e, appena tre minuti più tardi, riesce a iscrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori: gran numero dell'attaccante ex Roma, che dopo una sventagliata di Kucka controlla bene sulla fascia opposta (sinistra), mette a sedere Candreva e infila Handanovic per l'1-0 ducale. L'Inter risponde più coi nervi che con organizzazione, reclamando un rigore per un tocco di mano di Kurtic su un colpo di testa di Godin al 19': Maresca rivede tutto al VAR, il fallo c'è, ma il difensore uruguaiano era in posizione di fuorigioco. Barella "spaventa" quindi Sepe con un bolide da fuori appena una manciata di secondi dopo, ma la palla gol più nitida capita ancora una volta sul fronte opposto: grave errore sotto porta, alquanto a sorpresa, di Cornelius, che servito ottimamente da Gervinho spedisce alle stelle al 26'. Stesso esito per il tentativo del danese al 41', con l'ex Atalanta che anticipa benissimo Godin ma non riesce ad indirizzare la sua girata verso lo specchio. Finora molto bene il Parma, cinico e più volte vicino al raddoppio. Male invece l'Inter, con poche idee e, soprattutto, scarsa solidità difensiva.


Inter, dove sei? - La ripresa comincia con un solo cambio: Gagliolo per Pezzella tra le fila ducali. Conferma invece gli stessi undici del primo tempo l'Inter, che si lancia immediatamente all'assalto per cercare il pari. I nerazzurri alzano subito il baricentro e giocano per almeno un quarto d'ora nella metà campo/area avversaria. Eppure, ad avere l'occasione più nitida è anche stavolta il Parma: Kulusevski si invola in contropiede verso la porta di Handanovic e, dalla distanza, scalda i guantoni con un tiro potente ma non abbastanza angolato al 58'. La 'Beneamata' continua a non brillare e inizia a perdere inevitabilmente le speranze: manca l'ispirazione là davanti, così come là in mezzo, e nemmeno la girandola delle sostituzioni, con l'ingresso tra gli altri di Alexis Sanchez, sembra poter sbloccare una serata storta.

Finale da incubo... per il Parma - La compagine di D'Aversa sente già l'acquolina in bocca, ma tra l'84' e l'88' ecco che il risultato del Tardini cambia in maniera clamorosa quanto imprevista. Prima De Vrij ripristina infatti il pari con un colpo di testa su sponda di Lautaro dopo un corner dalla destra (nell'occasione espulso Kucka per proteste), poi il neo-entrato Bastoni sfrutta al meglio un traversone di Moses dalla stessa fascia per battere Sepe con un'altra incornata. L'incornata che non ti aspetti, l'incornata vincente che consente a un'Inter brutta e meritatamente in svantaggio per quasi 90 minuti di gara di tornare a casa con tre punti fondamentali. Per non precludersi, ancora (lo dice matematica), niente di niente: la Juve è a +8, la Lazio a +4.

Rileggi qui il live del match di TMW!