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Lecce, Faragò: "Appena arrivato qui ho sentito la fiducia che a Cagliari non avevo"
Presentazione ufficiale come nuovo calciatore del Lecce per Paolo Faragò, esterno destro arrivato a titolo definitivo dal Cagliari. Queste le parole del giocatore in conferenza stampa riportate da PianetaLecce.it: “È un piacere essere qui, sono molto contento di essere arrivato a Lecce. Da quando ho ricevuto la chiamata del direttore e dell’allenatore non ho avuto dubbi. Qui sentivo una fiducia e una stima che non avevo al Cagliari. Non ho pensato minimamente alla categoria, quello che mi interessa è mettermi a disposizione della squadra per dare una mano e aumentare la qualità. Tutti quelli con cui avevo parlato che avevano giocato qui mi avevano parlato di una piazza fantastica, erano stati tutti coccolati. Ho ricevuto solo feedback positivi.
Sul tecnico Marco Baroni: "È cambiato come è cambiato il calcio negli ultimi sei anni, a Novara si ricercava meno il gioco, qui si lavora molto di più sulla ricerca dell’ampiezza e la costruzione da dietro. Sono entusiasta di poter lavorare con lui. Il calcio cadetto è cambiato rispetto alla mia ultima esperienza, ci sono squadre che hanno investito molto e hanno messo in piedi delle rose molto competitive. Ci sono squadre attrezzate per andare in Serie A e hanno dichiarato apertamente l’obiettivo. La differenza rispetto al passato è che ci sono squadre che cercano di ottenere i risultati attraverso il gioco, prima era un campionato maggiormente fisico dove si cercava la vittoria prevalentemente attraverso spunti dei singoli. Sono contento che a Lecce si faccia una proposta di calcio coinvolgente per tutti i calciatori e che non si cerca la palla lunga. Qui ho trovato un gruppo molto coeso. Ci sono calciatori di esperienza che trascinano gli atri e giovani che lavorano bene. Gli allenamenti sono intensi, ho avuto una prima impressione eccezionale. La trattativa era praticamente già conclusa prima di scendere in campo a Marassi col Cagliari, ho giocato la partita mettendomi a disposizione del Cagliari perché ero un tesserato dei sardi ed era giusto dare il 100% per quella maglia".
Sulla piazza di Lecce: "Credo di trovare una piazza simile a quella cagliaritana, nella quale c’è un grosso attaccamento alla maglia, è una piazza che vive di calcio. Sono innamorato del calcio, è uno stimolo importante venire in una piazza così".
Sul ruolo: "Sono venuto qui condividendo la volontà con il direttore e il mister di giocare a centrocampo. Mi sono sempre sentito e mi sono sempre dichiarato il centrocampista, farò la mezzala nel 4-3-3 del mister".
Sugli obiettivi: "Non me ne sono posti. Il mio obiettivo personale è essere utile il più possibile alla squadra, dobbiamo lavorare partita per partita per ottenere i 3 punti".
Sul tecnico Marco Baroni: "È cambiato come è cambiato il calcio negli ultimi sei anni, a Novara si ricercava meno il gioco, qui si lavora molto di più sulla ricerca dell’ampiezza e la costruzione da dietro. Sono entusiasta di poter lavorare con lui. Il calcio cadetto è cambiato rispetto alla mia ultima esperienza, ci sono squadre che hanno investito molto e hanno messo in piedi delle rose molto competitive. Ci sono squadre attrezzate per andare in Serie A e hanno dichiarato apertamente l’obiettivo. La differenza rispetto al passato è che ci sono squadre che cercano di ottenere i risultati attraverso il gioco, prima era un campionato maggiormente fisico dove si cercava la vittoria prevalentemente attraverso spunti dei singoli. Sono contento che a Lecce si faccia una proposta di calcio coinvolgente per tutti i calciatori e che non si cerca la palla lunga. Qui ho trovato un gruppo molto coeso. Ci sono calciatori di esperienza che trascinano gli atri e giovani che lavorano bene. Gli allenamenti sono intensi, ho avuto una prima impressione eccezionale. La trattativa era praticamente già conclusa prima di scendere in campo a Marassi col Cagliari, ho giocato la partita mettendomi a disposizione del Cagliari perché ero un tesserato dei sardi ed era giusto dare il 100% per quella maglia".
Sulla piazza di Lecce: "Credo di trovare una piazza simile a quella cagliaritana, nella quale c’è un grosso attaccamento alla maglia, è una piazza che vive di calcio. Sono innamorato del calcio, è uno stimolo importante venire in una piazza così".
Sul ruolo: "Sono venuto qui condividendo la volontà con il direttore e il mister di giocare a centrocampo. Mi sono sempre sentito e mi sono sempre dichiarato il centrocampista, farò la mezzala nel 4-3-3 del mister".
Sugli obiettivi: "Non me ne sono posti. Il mio obiettivo personale è essere utile il più possibile alla squadra, dobbiamo lavorare partita per partita per ottenere i 3 punti".
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