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Lescano: "E' venuta fuori la vera Entella. Contro la Reggiana per dare un segnale"
"Sono partito forte, è vero, nello specifico i numeri parlano di 7 reti in 15 partite, ma quel che mi dà più soddisfazione è che il mio percorso va di pari passo a quello della squadra: siamo in salita, e vogliamo provare a imporci": così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, l'attaccante dell'Entella Facundo Lescano, tra i protagonisti principali non solo della stagione dei Diavoli Neri ma anche del netto successo dei suoi sulla Viterbese.
Parlavi di risalita: la gara vinta con il Cesena è stata determinante in tal senso?
"Probabilmente si, è stata una sorta di gara della svolta, ma avevamo già vinto a inizio stagione con il Modena, abbiamo battuto l'Ancona Matelica... diciamo che adesso si vede la vera Entella. Ora ci attende la gara contro la Reggiana, e quello sarà un bel banco di prova, dobbiamo riuscire a dare il vero segnale: vincere vorrebbe significare ancora di più far vedere che ci siamo".
Quella contro gli emiliani sarà quindi la gara decisiva?
"Sarà una partita sicuramente molto importante, loro per altro non hanno neppure mai perso, ma noi in casa facciamo sempre punti. Però non parlerei già adesso di gara decisiva, il campionato è ancora lungo e il girone di ritorno sarà un torneo a parte. Si può semmai dire che per noi è la sfida più importante finora giocata, magari anche per il momento in cui arriva, e faremo di tutto per mettere la Reggiana in difficoltà, senza comunque farsi prendere dall'ansia: chi terrà meglio il campo e concederà mano potrà spuntarla".
Una vittoria darebbe poi ulteriore fiducia a una squadra come la vostra che forse ha perso qualche punto per strada...
"L'avvio nostro non è stato pessimo, però è innegabile che si siano persi dei punti durante il nostro cammino. Ma abbiamo sempre lavorato duro, e alla fine siamo stati premiati, acquisendo quel coraggio e quella consapevolezza che ci hanno permesso di svoltare".
Gli obiettivi di squadra appaiono chiari. Quelli di Lescano a livello personali quali sono invece?
"Sono sempre andato in doppia cifra nelle ultime stagioni, arrivare a 15 gol stagionali sarebbe per me il top: già prima della sosta di Natale vorrei arrivare in doppia cifra. Però quello che mi preme di più è aiutare l'Entella a tornare in Serie B, un torneo che mi piacerebbe disputare dopo una lunga militanza in C. Centrarlo con la squadra sarebbe davvero il top".
A proposito di trascorso personale. Dopo un anno folle alla Sambenedettese, quanto è stato importante trovare un ambiente sereno come Chiavari?
"A San Benedetto ho vissuto tante belle cose, un club glorioso e una città fantastica, ma in dodici mesi abbiamo percepito solo due stipendi, e giocare senza un euro non è stato facile, anche se era giusto disputare un campionato dignitoso per onorare le giuste esigenze dei tifosi. Sicuramente sono cresciuto molto, e ho dato ancora più valore all'aver trovato un mondo come quello dell'Entella, che per tanti aspetti è come fosse una Serie A".
Parlavi di risalita: la gara vinta con il Cesena è stata determinante in tal senso?
"Probabilmente si, è stata una sorta di gara della svolta, ma avevamo già vinto a inizio stagione con il Modena, abbiamo battuto l'Ancona Matelica... diciamo che adesso si vede la vera Entella. Ora ci attende la gara contro la Reggiana, e quello sarà un bel banco di prova, dobbiamo riuscire a dare il vero segnale: vincere vorrebbe significare ancora di più far vedere che ci siamo".
Quella contro gli emiliani sarà quindi la gara decisiva?
"Sarà una partita sicuramente molto importante, loro per altro non hanno neppure mai perso, ma noi in casa facciamo sempre punti. Però non parlerei già adesso di gara decisiva, il campionato è ancora lungo e il girone di ritorno sarà un torneo a parte. Si può semmai dire che per noi è la sfida più importante finora giocata, magari anche per il momento in cui arriva, e faremo di tutto per mettere la Reggiana in difficoltà, senza comunque farsi prendere dall'ansia: chi terrà meglio il campo e concederà mano potrà spuntarla".
Una vittoria darebbe poi ulteriore fiducia a una squadra come la vostra che forse ha perso qualche punto per strada...
"L'avvio nostro non è stato pessimo, però è innegabile che si siano persi dei punti durante il nostro cammino. Ma abbiamo sempre lavorato duro, e alla fine siamo stati premiati, acquisendo quel coraggio e quella consapevolezza che ci hanno permesso di svoltare".
Gli obiettivi di squadra appaiono chiari. Quelli di Lescano a livello personali quali sono invece?
"Sono sempre andato in doppia cifra nelle ultime stagioni, arrivare a 15 gol stagionali sarebbe per me il top: già prima della sosta di Natale vorrei arrivare in doppia cifra. Però quello che mi preme di più è aiutare l'Entella a tornare in Serie B, un torneo che mi piacerebbe disputare dopo una lunga militanza in C. Centrarlo con la squadra sarebbe davvero il top".
A proposito di trascorso personale. Dopo un anno folle alla Sambenedettese, quanto è stato importante trovare un ambiente sereno come Chiavari?
"A San Benedetto ho vissuto tante belle cose, un club glorioso e una città fantastica, ma in dodici mesi abbiamo percepito solo due stipendi, e giocare senza un euro non è stato facile, anche se era giusto disputare un campionato dignitoso per onorare le giuste esigenze dei tifosi. Sicuramente sono cresciuto molto, e ho dato ancora più valore all'aver trovato un mondo come quello dell'Entella, che per tanti aspetti è come fosse una Serie A".
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