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Sale l'allarme, ma lo sport è sempre la migliore medicina contro la paura. Dopo-Conte, tanti candidati con diverse peculiarità: io voto Ranieri

Sale l'allarme, ma lo sport è sempre la migliore medicina contro la paura. Dopo-Conte, tanti candidati con diverse peculiarità: io voto RanieriTUTTO mercato WEB
venerdì 25 marzo 2016, 07:302016
di Alberto Di Chiara
Nato a Roma, ha vestito le maglie di Parma, Fiorentina, Lecce, Perugia, Reggiana, Roma e Nazionale italiana. Ha vinto una Coppa Italia con la Roma e una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa UEFA e una Coppa Italia, tutte col Parma.

Le immagini e le notizie sconvolgenti pervenuteci martedì mattina hanno sicuramente colpito i nostri cuori e scombussolato il nostro stato d'animo. Mai in questi ultimi decenni avevamo avuto quel sentore di paura che stiamo vivendo ora. Forse anche perché il tutto sta avvenendo a pochi passi da casa nostra. Un attacco al cuore dell'Europa, ci sentiamo derubati delle nostre anime nel vedere quelle immagini strazianti. È un colpo diritto e spietato al cuore della civiltà e della democrazia. Si parla addirittura di un Europeo di calcio a rischio o di alcune partite a porte chiuse. Sale l'allarme. Si alza il muro di protezione ovunque, ma si alza anche il muro della paura e delle perplessità visto che in tutto questo tempo e dopo quello che era già accaduto, il governo belga non sia riuscito a venire a capo di tutto e soprattutto ad evitare il disastro.

Bisogna in ogni modo reagire. Con criterio e senza farsi prendere dal panico. L'Europeo, come il Giro delle Fiandre o come qualsiasi altra competizione in programma, deve svolgersi regolarmente per tanti motivi. Sarebbe come un segno di resa, sarebbe come cedere e soccombere allo stato di paura in cui dei folli criminali stanno cercando di farci entrare. Cadere nel tunnel della paura rischierebbe di non farci vedere più la luce o una via di uscita. Mentre noi dobbiamo continuare a stare alla luce del sole, a testa alta, e non modificare le nostre abitudini. Questa sarebbe la risposta più sensata da dare. Si sa che lo sport è sempre stato uno degli obiettivi principali per i terroristi, perché in fondo può essere considerato un antidoto naturale contro ogni tipo di divisione culturale, religiosa, etnica. Nello sport, in qualsiasi sport, ci si misura con un avversario e non con il nemico. È questa la rappresentazione che parla un linguaggio universale e che non necessita di alcuna traduzione. Parlare ora di calcio potrebbe essere fuori luogo, ma come abbiamo detto poc'anzi, bisogna mantenere la nostra normalità per rispondere al meglio a tanta provocatoria violenza. E visto che abbiamo citato l'Europeo, come non parlare di Antonio Conte e del futuro della nostra Nazionale?

A livello di comunicazione, sia Lo stesso Conte, che la federazione hanno sbagliato i tempi per annunciare la propria separazione. Prima di una competizione così importante credo che comunicare l'avvenuto divorzio possa far perdere nei confronti del gruppo, per quanto sia Conte un allenatore di personalità, una certa credibilità da parte dello spogliatoio, soprattutto alla prima possibile difficoltà in cui la nostra Nazionale potrebbe incappare. Bisogna altrettanto dire che il nostro Ct ha fatto fino ad ora un buon lavoro, considerando che ha ottenuto una qualificazione anticipata dovendo scegliere in un campionato dove i giocatori italiani si contano sulla punta delle dita. È stato costretto ad allargare i suoi orizzonti anche all'estero per poter formare un gruppo omogeneo e di carattere, in relazione al fatto che non può avere a disposizione fuoriclasse perché di questi ahimè non ce ne sono più. La forza del gruppo sarà l'arma vincente? Speriamo di sì.

Nel frattempo ecco partire il toto allenatore post-Conte. Da uomini di esperienza come Capello e Ranieri, ai nostalgici ritorni come quello di Donadoni. Ho sentito vociferare anche di una promozione dall'Under 21 Gigi Di Biagio fino alle candidature di Cannavaro o Ventura. Quanti nomi veri o presunti, a questo punto già che ci sono farei anche io il nome di mio fratello Stefano, che devo dire non sfigurerebbe visto le sue capacità, ma questo è un mio parere personale. Tra i tanti nomi fatti se uno dovesse scegliere per i risultati ottenuti ultimamente, per l'esperienza internazionale, per le capacità di comunicazione e per una immagine senza fronzoli e sana, quella di Ranieri potrebbe essere la candidatura più accettabile e credibile. Ma ora c'è un Europeo da affrontare ed Antonio Conte deve creare un gruppo forte di carattere e con la voglia di vincere. Intanto la prima e la più grande vittoria sarebbe quella di assistere ad una competizione europea piena di entusiasmo, gioia e sano agonismo. Sarebbe la risposta più bella a tutto il male e la violenza senza senso che a volte cerca di sopraffarci.