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Berlusconi e il tramonto di un'era meravigliosa: il finale però non è stato degno del suo passato. Juve praticamente perfetta, il prossimo colpo top è dietro l'angolo. Icardi e il Napoli: trattativa per un nuovo maxi ingaggio

Berlusconi e il tramonto di un'era meravigliosa: il finale però non è stato degno del suo passato. Juve praticamente perfetta, il prossimo colpo top è dietro l'angolo. Icardi e il Napoli: trattativa per un nuovo maxi ingaggioTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
domenica 7 agosto 2016, 14:152016
di Marco Conterio
Nato a Firenze il 05/05/1985, è caporedattore di Tuttomercatoweb.com. Già firma de Il Messaggero e de La Nazione, è stato speaker e conduttore per Radio Sportiva, oltre che editorialista di Firenzeviola.it e voce di TMW Radio.

Paolo Berlusconi, fratello del più noto Silvio, ha perfezionato ieri sera l' acquisto del Milan. L'11 febbraio del 1986 Repubblica apriva così le pagine sportive e, ve lo confesso, all'epoca non sapevo ancora leggere. Non avevo neppure un anno, e questo basta da solo a raccontare di come davvero per quelli come me, quelli degli anni '80 ma pure degli anni '70, si sia chiusa un'era. L'epoca rossonera vera e vissuta, quella toccata con mano da vicino. Milanisti o no, Marco van Basten ha fatto strabuzzare gli occhi a tutti. Diavoli o no, Kakà e Shevchenko erano una meraviglia da vedere e Baresi... Ah, quel braccio alzato. Dannato fuorigioco, sempre e solo fuorigioco quando Baresi aveva il braccio alzato. Silvio Berlusconi per l'Italia è stato tante cose, nel bene, nel male. Simbolo e nemico, icona e peccatore. Nel calcio ha rappresentato certamente il simbolo di un uomo che ha saputo guardare avanti nel tempo e vincere. In questi giorni si sta chiudendo un'era e vien da pensare che in fondo s'invecchia. All'epoca neppure parlavo, quando Paolo Berlusconi diceva poi "non so più se è stato un atto di amore o una follia, ma penso proprio che il cuore abbia prevalso sulla ragione". Ecco. Il tempo del Cavaliere, pure nel calcio, era finito. Volto al termine, al tramonto. Crepuscolo di un'era, di un simbolo. Però al di là dei colori e della fede calcistica, impossibile non aver ammirato le gesta del suo Milan. Un augurio, adesso, ai tifosi rossoneri. Che sia certamente rinvigorito il prestigio del passato. Quello recente è stato un Milan che è andato giù insieme alla parabola del suo Cavaliere.

Oggi c'è invece un'altra squadra a dominare il pallone italiano. E' una Juventus che, ceduto Paul Pogba al Manchester United, ha tatticamente un'idea perfetta per sostituirlo. L'ennesima, per una squadra che nei fatti non sta sbagliando un singolo colpo. Ha indebolito il Napoli e si è rinforzata con Gonzalo Higuain. Ha indebolito la Roma e si è rinforzata con Miralem Pjanic. Ha perso Pogba ma l'idea di prendere Blaise Matuidi è perfetta per Massimiliano Allegri. Il bosniaco spinge, lui difende. Può giocare interno, centrocampista nei due con Pjanic semmai trequartista. E' perfetto, e neppure vecchio (ha ventinove anni). Sì, ad Allegri piaceva di più Nemanja Matic, ma sussurrano che Antonio Conte, di vendere giocatori alla Juventus, non abbia troppo intenzione...

Intanto balla sempre il valzer di Mauro Icardi che, detto tra di noi, ha stancato e non poco. La sensazione sembra chiara: il Napoli ci prova e ci proverà ma non arriverà ai 60-70 milioni chiesti dall'Inter. Icardi, dal canto suo, preferirebbe poi restare a Milano piuttosto che trasferirsi e nel caso opterebbe per Londra piuttosto che per la Campania. Così la moglie-agente fa suonare il valzer, puntando a strappare per il marito e pure per sè anche un maxi ingaggio. E' la sensazione che giorno dopo giorno emerge sempre più forte ma Suning dovrà probabilmente cedere (e magari vendere un altro). Presentarsi vendendo il capitano e giocatore più talentuoso, non sarebbe certo il migliore dei biglietti da visita...