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Inter, tanti nomi per l'attacco ma due dovranno fare le valigie. Poi c'è il problema banane

Inter, tanti nomi per l'attacco ma due dovranno fare le valigie. Poi c'è il problema banane
mercoledì 14 maggio 2014, 00:002014
di Fabrizio Ponciroli
Nato a Magenta il 28/4/1974, giornalista professionista dal 2001. Vanta collaborazioni con diverse testate web e cartacee, oltre ad esperienze da telecronista. Opinionista Campionato dei Campioni. Direttore del mensile cartaceo CALCIO2000

Thohir, dopo un inizio, diciamo così, affannoso, sembra aver compreso le leggi che governano il nostro pazzo calcio. Non c'è nulla che manda in sollucchero i nostri tifosi come i grandi nomi, i cosiddetti Top Player (o presunti tali). In un periodo astrale in cui i soldi sono, anche nel dorato calcio, una chimera, il poter spendere nomi eclatanti è sempre una soluzione funzionale e, soprattutto, a costo zero. Nelle ultime settimane, il patron dell'Inter, accompagnato dai media, ha inanellato una serie impressionante di sogni nerazzurri. Da Dzeko a Torres, passando per Morata, Negredo e via dicendo... Attaccanti di un certo peso (personalmente non considero nessuno dei citati un vero Top Player), decisamente costosi e difficilmente raggiungibili. Eppure se ne parla e questo aiuta, almeno a prendere tempo per capire cosa, effettivamente, si potrà fare quando bisognerà agire per davvero. Eh sì, perché l'Inter, almeno quella di Thohir, prima di mettere sotto contratto un qualsiasi giocatore di lignaggio europeo, dovrà prima poterselo permettere. E come potrà permetterselo? Semplice, vendendo qualcuno... Certo, liberarsi di contratti importanti come, ad esempio, quelli di Milito, Samuel, Zanetti ha indubbiamente fatto respirare l'addetto alle buste paga (e pure il commercialista) ma servirà ben altro per avere quel potere economico necessario per sedersi al tavolo dei grandi. Ed ecco, quindi, la verità: due nerazzurri faranno le valigie e non saranno due elementi qualsiasi. Gli indiziati maggiori? Semplice, Guarin ed Alvarez. Perché? Semplice, perché hanno mercato. Dopo la querelle con la Juventus, l'Inter ha capito che il colombiano vale tanto per il popolo nerazzurro ma vale anche tanto sul mercato. Pensare di incassare 20 milioni dalla sua cessione (rigorosamente all'estero) non sarebbe follia. Stesso discorso per Alvarez. Mazzarri non lo ama particolarmente, i tifosi pure, è relativamente giovane (classe 1988) e può portare in dote 15/17 milioni. Due cessioni che permetterebbero a Thohir di andare da chiunque e, con 35/37 milioni a disposizione, provare a convincere il Top Player di turno a trasferirsi in Italia. Tutto bello ma c'è un problema... Chi, secondo voi, ha voglia, oggi come oggi, di giocare da noi?
Alcuni motivi per non venire:

1) Stadi semi vuoti con curve che, una settimana sì e l'altra forse, sono deserte per comportamenti e cori maldestri.

2) Tanto calcio parlato e poco giocato (siamo tutti allenatori e giudici).

3) Tifosi poco educati che sanno comunicare solo lanciando oggetti, nell'ultimo periodo vanno di moda le banane.

4) Livello del gioco bassissimo, con poche possibilità di primeggiare in Europa.... Mi fermo qui per non intristirmi troppo... Vero, qui si mangia anche divinamente ma, infatti, questo è il paradiso degli ex giocatori... E allora, per l'Inter come per gli altri club, non sarà semplice fare affari, anche nel caso, più unico che raro, che ci sia il cash necessario per sedersi a quel tavolo dei grandi ove, ormai, sono altri a divertirsi... Auguri Thohir e speriamo che nessuno resti con due banane in mano...