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Juve, dieci buoni motivi per portarsi a casa Drogba. Ma attenzione al difetto...

Juve, dieci buoni motivi per portarsi a casa Drogba. Ma attenzione al difetto...
mercoledì 28 maggio 2014, 00:002014
di Fabrizio Ponciroli
Nato a Magenta il 28/4/1974, giornalista professionista dal 2001. Vanta collaborazioni con diverse testate web e cartacee, oltre ad esperienze da telecronista. Opinionista Campionato dei Campioni. Direttore del mensile cartaceo CALCIO2000

Sarà per il suo fisico da divinità greca o per la sua voracità in zona gol o, ancora, per come il collega Marianella sa esaltarlo ad ogni rete che confeziona (nessuno grida "Drogbaaa" meglio di lui) ma uno come l'ivoriano non passa inosservato. Sono almeno 10 anni che sfiora la Serie A. Milan, Inter, Roma e Juventus, ognuno dei nostri top team ha provato, più volte, a prendere Didier ma, almeno ad oggi, il sogno è svanito sul più bello. Ora la Vecchia Signora pare avere tutte le carte in regola per convincere il 36enne bomber a trasferirsi nel Bel Paese. Le domande che tutti si fanno sono le stesse: Drogba è ancora un giocatore di primissimo livello? Ha ancora il fisico (e le motivazioni) giuste per fare la differenza? Vale la pena investire almeno 4 milioni di euro (se accetterà un accordo annuale) su un elemento con 15 anni di carriera sulle spalle e con una bacheca strapiena? Dubbi leciti ma, conti alla mano, vedo almeno 10 motivi per puntare sull'idolo di Marianella...
1) Se la Juventus vuole ben figurare in Champions, avere un bomber con 42 gol segnati in Champions League in rosa può fare comodo (soprattutto se Tevez continua a steccare in Europa)...
2) Mettere sul piatto 4 milioni di euro per uno come Drogba è un rischio percorribile. Solo con il merchandising ufficiale (magliette in primis), si potrebbe rientrare di buona parte dell'investimento...
3) Conte vuole giocatori già pronti. Drogba ha vinto 15 titoli in carriera, compresa una Champions League, quindi sa come si fa a vincere, soprattutto in Europa...
4) Quando un giocatore vede avvicinarsi la fine della propria carriera, punta a chiudere con il botto. Per Drogba, la Juve sarebbe l'ultima sfida, quella da non fallire, quella in cui vincere ancora...
5) Se Llorente, non proprio un fulmine di velocità, ha segnato 18 gol nel "sistema Juve", uno come Drogba non dovrebbe avere grossi problemi a trovare la via della rete...


6) Tevez, in avanti, adora dialogare con un giocatore forte fisicamente e di testa, proprio quello che rappresenta Drogba...
7) Nel corso della sua lunga carriera, non ha mai avuto infortuni gravi, a conferma del fatto che ha un fisico da supereroe...
8) A livello mediatico e di "vendita" del brand Juve, avere in rosa uno come Drogba ha sempre un certo appeal, anche a 36 anni suonati...
9) Con tre competizioni all'orizzonte, Drogba potrebbe essere centellinato per gli appuntamenti importanti e, di conseguenza, gestito al meglio fisicamente...
10) Marianella avrebbe la possibilità di urlare "Drogbaaa" in maniera continuativa...
Insomma, l'affare Drogba non sarebbe un autogol ma c'è un problema, o meglio un difetto congenito nel DNA dell'elefante della Costa d'Avorio... Drogba è sempre stato abituato, dai tempi in cui è esploso con la casacca del Guingamp, ad essere una delle prime donne in squadra. Sebbene sia un professionista vero, non ama essere messo in disparte. Ecco, con uno come Conte al timone, questo potrebbe essere un ostacolo. Per il tecnico bianconero, tutti i giocatori sono importanti allo stesso livello. Come reagirebbe l'ivoriano a 4/5 partite in panchina di fila? Non tutti hanno la calma (almeno apparente) di un Quagliarella o di un Vucinic... Anelka, ex compagno di Drogba, non la prese benissimo... Vero che, invecchiando, si diventa più saggi ma quando sei un numero uno fatichi sempre ad essere considerato alla stregua di gente come Isla o Padoin (con tutto il rispetto per i nomi appena citati)...