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La Serie A perde i pezzi… Juve-Pogba, niente bis! Due hashtag: #wengerout e #neymartruth. E la Coppa Italia?

La Serie A perde i pezzi… Juve-Pogba, niente bis! Due hashtag: #wengerout e #neymartruth. E la Coppa Italia?TUTTO mercato WEB
mercoledì 28 febbraio 2018, 00:002018
di Fabrizio Ponciroli

Sarà un’estate torrida e, visto il gelo di questi giorni, non vedo l’ora che arrivi… Purtroppo la sensazione è che assisteremo, sotto l’ombrellone, ad un mercato contraddistinto da tanti addii eccellenti. La Serie A, ormai relegata a “prateria dove allevare i futuri campioni”, è sempre più terra di conquista per le big del calcio internazionale, quelle che, per essere chiari, non hanno problemi ad investire montagne di milioni di euro… La lista di “stelle italiane” che potrebbero fare le valigie e, usando le parole di LeBron James, “portare i propri talenti altrove” è lunga e prestigiosa… In cima ai desideri di chi ha il portafogli gonfio c’è Milinkovic-Savic. Il serbo, pagato dalla coppia Lotito-Tare, nel 2015, 10 milioni di euro, vale non meno di 180/200 milioni di euro. Difficile trovare un classe 1995 così completo. Normale che l’asta sarà da urlo, così come la plusvalenza per i biancocelesti. Sempre a Roma, sponda giallorossa, sanno che Allison, portiere di straordinaria qualità, piace praticamente a mezzo mondo… Anche in questo caso, la plusvalenza sarà enorme, esagerata, pazzesca (è costato otto milioni di euro, ne vale non meno di 70). E che dire di Donnarumma? Raiola ci sta lavorando da tempo, l’idea di strapparlo al Milan c’è… Alla Juventus, da mesi, convivono con i tanti dubbi legati a Dybala. La Joya, dovesse tornare a fare la differenza in campo in questo finale di stagione, diventerebbe, nuovamente, un gioiello bramato da tutti… Pure all’Inter c’è qualcuno che fa gola ai potenti del calcio, ossia Icardi. Insomma le nostre big hanno tutte almeno un “fenomeno” (la Lazio ne ha già perso uno a parametro zero, ossia de Vrij) che, in estate, finirà al centro di mille voci di mercato (sperando che, nella maggior parte dei casi, restino voci)… La conferma di come la Serie A sia un campionato di passaggio e non più di arrivo…
Pensiamo ad altro: Paul Pogba. Nessun “Juventus bis”. Che il francese alla corte di Mourinho non sia maturato come tutti speravano è lampante. E’ altrettanto evidente che non ci siano le condizioni per un suo ritorno a Torino.

Non se lo può permettere lo United che si è svenata per acquistarlo, non se lo può permettere la Juventus che dovrebbe ridare ai Red Devils tutti i soldi guadagnati dall’operazione Paul per riaverlo. E allora? Vediamo chi sarà il prossimo allenatore del Real Madrid (sempre che Zidane non sorprenda tutti rivincendo la Champions League) e poi faremo due calcoli in “blancos”…
Ci sono due tormentoni che mi stanno tenendo sveglio la notte: #wengerout e #neymartruth. Partiamo dal primo. Sono anni che mi sorprendo come Wenger sia ancora il tecnico di una squadra top come l’Arsenal. Dopo mille figuracce che non possono essere spazzate via dai titoli vinti (in 22 stagioni ai Gunners ha vinto 17 trofei ma solo tre volte la Premier League), i tifosi dell’Arsenal stanno spingendo, come non mai, l’hashtag #wengerout. Non ne possono più anche loro di Wenger. Da amante del calcio inglese, mi auguro che sia davvero la volta buona e che i Gunners abbraccino un nuovo tecnico, magari il nostro Carletto Ancelotti con Henry come vice… E poi c’è l’altro tormentone: #neymartruth. Follia pura… Emery, il tecnico del PSG, quello diventato famoso per aver subito la più incredibile remuntada del Barcellona (6-1, ricordate?), dice che ci sarà contro il Real Madrid (6 marzo). In Brasile, dopo aver visto la caviglia (distorsione e microfrattura del quinto metatarso) sono certi che si dovrà operare. Beh, cercasi The Truth, la verità e non mi riferisco a Paul Pierce dei Celtics… Non possiamo vivere senza le news su Neymar, o forse sì?
Chiudo con la leggendaria Coppa Italia. Non avrà il fascino dell’FA Cup (pianeti di due galassie lontane) ma la nostra Coppetta interessa… La Juventus vuole la quarta vittoria di fila, l’Atalanta un miracolo dopo averlo sfiorato col Borussia, la Lazio cerca la consacrazione e il Milan sogna il primo titolo, da allenatore, di Ringhio. E dire che, ad inizio stagione, la snobbano sempre tutti, proprio come l’Europa League…