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Pazzesca Champions, Italia protagonista. E non è proprio un caso...

Pazzesca Champions, Italia protagonista. E non è proprio un caso...
© foto di Federico De Luca
giovedì 4 ottobre 2018, 07:072018
di Luca Marchetti

E' una due giorni fantastica di Champions. Che 4 italiane non vincessero 4 partite in contemporanea non succedeva dal novembre 2005. Le italiane erano Juventus, Inter, Milan e Udinese. E non conta dire che alcune delle avversarie non erano di primo piano: spesso ultimamente con le piccole le italiane avevano stentato. E i numeri lo dimostrano, altrimenti non sarebbe passato così tanto tempo.
Non vale neanche dire che ormai l'italia è una potenza a livello europeo. Ma sta tornando questo sì, con convinzione, anche in gironi non semplici anche con avversari non banali. Sta crescendo la mentalità, sta crescendo sicuramente il valore tecnico, la convinzione di poterlo fare.
La Roma e l'Inter si sono sbloccate nel momento giusto. Ed è la testa ad aver fatto "click". Le qualità tecniche in queste due squadre ci sono. Bisognava soltanto trovare il modo di farle rendere al meglio. L'Inter ha trovato, piano piano, le proprie convinzioni. Nainggolan ha saltato la fine della preparazione, icardi si è fermato dopo la prima. Piano piano l'intesa sta crescendo: lo dimostra la partita (non a caso a segno loro due), lo dimostrano i numeri, lo dimostrano anche i movimenti di Icardi che segue di più l'evoluzione della manovra della squadra. L'Inter ha trovato tanti protagonisti, ha una rosa più profonda. Finalmente arrivano anche i gol dei centrocampisti, quelli che sono mancati la passata stagione.
Anche il Napoli ha scoperto di avere una rosa più profonda. Con una gestione diversa, ha acquisito quella mentalità internazionale ha scoperto anche nuovi modi di giocare. Battuto con merito il Liverpool (con l'ammissione anche di Klopp), senza mai perdere la testa, sfruttando il momento giusto, avvicinando Insigne alla porta: e Insigne ripaga con i gol pesanti. Ancelotti non perde la testa, se perde lo scontro diretto.

Ne prepara un'altra, altrettanto difficile, e la vince. Perché il Liverpool è in testa alla Premier, finalista dello scorso anno. E lo ha fatto senza subire neanche un tiro in porta. E se non l'avesse vinta sarebbe stata anche una beffa, vista la traversa di Mertens e la mole di gioco prodotta, la feroce determinazione con cui il Napoli ha giocato.
Godiamoci questo turno. Godiamoci le triplette dei due "risorti" in Europa, come Dybala e Dzeko. Godiamoci le firme dei grandi d'Italia in mezzo ai grandi d'Europa. Messi, Coutinho, Grizemann, Mbappé, Neymar. Ora ci sono anche loro. Insigne e Icardi, Dybala e Dzeko, Kluivert (primo figlio a segnare in Champions dopo il padre) e Nainngolan. Ci sono anche le italiane, anche quelle che sembravano spacciate dopo i sorteggi in un girone difficile: se la giocheranno fino alla fine. Hanno messo un mattone in più per approdare al turno successivo. Per il Napoli scontro diretto vinto in casa, l'Inter ha messo 6 punti fra loro e il Tottenham. La Roma ha reagito, la Juve è un rullo. E ribadiamo: non date nulla per scontato... chiedete al Bayern, al Real o allo United (prossimo avversario europeo della Juve).
Stasera tocca alla Lazio e al Milan tenere alto l'onore delle italiane, con due impegni non insormontabili. Per dimostrare che il cammino intrapreso, di rinnovamento e crescita è certamente quello giusto.
Basta che poi questo tipo di "imprenditoria" venga accompagnata da una stabilità ad iniziare con l'elezione del presidente Figc. Con il mercato c'entra poco, ma non è detto...]