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Quanto sono stanco delle polemiche in salsa tipicamente italiana...il calcio, quello vero, non ci appartiene da tempo...

Quanto sono stanco delle polemiche in salsa tipicamente italiana...il calcio, quello vero, non ci appartiene da tempo...TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 8 ottobre 2014, 00:002014
di Fabrizio Ponciroli

Stanco, stanchissimo, incredibilmente esausto. Sono uscito dal tritacarne mediatico di Juve-Roma come la mia vecchia patente cartacea usurata da anni di utilizzo... Ancora una volta, il calcio italiano ha saputo offrire il peggio di se stesso: tutti a disquisire su decisioni arbitrali, presunti falli, dichiarazioni fuori dal coro e nient'altro... Il massimo credo si sia raggiunto con la doppia versione delle presunte dichiarazioni del povero Rocchi. A qualcuno ha detto che ha sbagliato sul rigore concesso per fallo su Pogba, ad altri che lo spray l'ha tradito sul fallo di rigore di Maicon. Imbarazzante. Vi esorto a pensare: stiamo discutendo su presunte dichiarazioni rilasciate da un arbitro di fama internazionale a colleghi, amici e parenti che, in realtà, sarebbero discordanti tra loro. Ragazzi, a tutto c'è un limite, no? Capisco che per il popolo giallorosso, voglioso di trionfi, sia stato pesante perdere in quel di Torino, comprendo la delusioni, anche la rabbia ma, ripeto, a tutto c'è un limite. Ci metto dentro anche il popolo bianconero, pronto ad attaccare Totti per una dichiarazione a caldo, figlia soprattutto del momento... Perché capitano sempre da noi queste cose? Dovremmo gioire delle prodezze di Iturbe, del gol magico di Bonucci, del 236esimo gol di Totti in A ed invece i riflettori sono puntati altrove... Pure la moviola è tornata in gioco. Già andiamo fuori di testa se un arbitro riflette per qualche secondo su una decisione, pensate all'idea di restare inermi per magari un minuto... Follia, figlia della nostra incapacità di vivere il calcio come andrebbe vissuto, come un gioco che regala emozioni, a volte piacevoli, a volte triste.

Di Canio mi raccontava che, in Inghilterra, quando sei abbattuto e triste per aver perso una partita, i tifosi ti incitano a far meglio alla prossima. Da noi no! Se perdi ci sono due possibilità: o ti ha fregato l'arbitro e, di conseguenza, la squadra avversaria che è in malafede, oppure hai giocato da schifo e devi essere bastonato. Mi sovviene un esempio napoletano: Callejon. In un lampo è passato da giocatore sopravvalutato che ha perso la via a nuovo salvatore della patria azzurra... Non c'è moderazione nel nostro modo di giudicare, tutto è portato agli estremi, nel bene o nel male... Mazzarri è diventato un nemico per il suo stesso popolo. Potrà anche fare bene quest'anno ma sarà comunque un nemico. Perché? Forse perché non è simpatico, perché, dati alla mano, i risultati sono dalla sua parte (l'Inter mi pare in Europa, o sbaglio?). Mi spiace ma il calcio vero non ci appartiene e, purtroppo, da tanto tempo. I casi da moviola valgono più dei gesti tecnici, il dubitare dell'operato di un arbitro è una sacrosanta verità per il nostro modo di vedere il calcio. L'HD lo impieghiamo per capire se era fuorigioco di un centimetro o di due mentre ascoltiamo le parole riportate da amici, colleghi e parenti per giudicare l'operato di un arbitro. Siamo figli del nostro calcio...