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Fiorentina, l'ex tecnico di Kayode al Gozzano: "C'erano squadre importanti. Inter? Lo vedrei bene"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
venerdì 26 aprile 2024, 19:00Serie A
di Andrea Losapio

Fiorentina, l'ex tecnico di Kayode al Gozzano: "C'erano squadre importanti. Inter? Lo vedrei bene"

Carlo Caramelli, ex tecnico del Gozzano e di Michel Kayode, ha parlato a L'Interista della crescita del giocatore della Fiorentina, partendo dall'inizio della sua carriera, nei Dilettanti. "Ci è cresciuto letteralmente in mano, finendo nel mondo dei grandi in maniera inaspettata, direi. In D c'è l'obbligo di far giocare 4 giovani. Dopo il ritiro avevamo carenza in tal senso, essendo appena retrocessi dalla C. Non c'era molto a disposizione fra i giovani in casa, ci sono poi stati proposti due 2004 che potevano essere al massimo aggregati, avendo 16 anni. In quella situazione abbiamo pensato: vediamo come reagisce in mezzo ai "grandi". Considera che il range era dai '99 ai 2002. Dunque era 2 anni fuori".

Sul trasferimento in viola.
"Oltre alla Fiorentina, mi chiamarono altre due società importanti di Serie A, fra le quali l'Empoli. Tant'è che invitai il responsabile del settore giovanile a vedere una nostra partita, una volta. La Fiorentina ha creduto più di tutti nelle sue qualità, i risultati si sono visti. La fortuna nella parte iniziale non è stata benevola con lui, ma quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto. Nemmeno io lo potevo ritenere pronto per la Serie A, ma si intravedevano delle qualità che facevano presagire a sbocchi importanti. Italiano non lo ha fatto esordire subito, anche quando ce n'era la possibilità, ma la società non lo ha mandato in prestito a farsi le ossa. E' rimasto e poi con gli stop di Dodo e Pierozzi sappiamo come è andata".


Sulla possibilità Inter.
"Parlando del ruolo, noi abbiamo sempre usato il 3-5-2 e quindi sarebbe nella sua posizione naturale. Italiano a volte gioca a 4, ma lo vedrei proprio bene come sostituto dei giocatori che attualmente sono nello scacchiere di Inzaghi, anche se ovviamente si alzerebbe ulteriormente il livello. Ma lui non è che abbia paura, eh. Si è presentato a noi con la giusta consapevolezza di dove volesse arrivare. E' un giovane che si approccia nel modo migliore alle cose, al lavoro, si fa trovare pronto per ogni situazione".