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25 marzo 1992, l'ultima partita della Jugoslavia
La chiamavano "Brasile d'Europa" per l'immenso tasso tecnico a disposizione: è la Jugoslavia, selezione calcistica di un Paese già dilaniato dalla guerra e rappresentante di uno stato che ha già cessato di esistere (Slovenia, Croazia e Macedonia avevano già dichiarato l'indipendenza nel 1991, in Bosnia-Erzegovina era guerra civile). Una selezione che si era qualificata per gli Europei che si sarebbero giocati in estate in Svezia. E il 25 marzo si gioca l'amichevole di preparazione contro l'Olanda: è una squadra fortissima, anche se già priva di giocatori croati. L'undici che scende in campo ad Amsterdam è così composto: in porta Omerovic (Bosnia-Erzegovina); in difesa Brnovic e Vujacic (Montenegro), Hadzibegic (Bosnia-Erzegovina), Stanojkovic e Najdoski (Macedonia). A centrocampo Bazdarevic (Bosnia-Erzegovina), Jugovic e Stojkovic (Serbia), Savicevic (Montenegro). In attacco Meho Kodro (Bosnia-Erzegovina). Ci sarà spazio anche per Mijatovic (Montenegro), Milanic e Novak (Slovenia). Allenatore il bosniaco Ivica Osim. Vinceranno gli orange 2-0 e in pochi potranno immaginare che quella sarebbe stata l'ultima partita in assoluto per la nazionale della Jugoslavia. A seguito della sanzioni NATO dovute alla guerra civile la Nazionale verrà esclusa dagli Europei e di fatto cesserà l'esistenza. Al suo posto fu ripescata la Danimarca, che per la cronaca andò a vincere il torneo.
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