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Brutta la prima per Rugani. Ma l'ex pupillo di Sarri è necessario alla JuveTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 31 ottobre 2019, 19:45Serie A
di Ivan Cardia

Brutta la prima per Rugani. Ma l'ex pupillo di Sarri è necessario alla Juve

Male la prima. A fine ottobre. E questo dovrebbe dire molto della stagione che sta vivendo Daniele Rugani. A metà estate sembrava a un passo dalla Roma, poi l'infortunio di Chiellini ha complicato i piani suoi, della Juventus e dei giallorossi. L'ex pupillo dei tempi di Empoli è rimasto alla corte di Maurizio Sarri, teoricamente prima scelta dietro la coppia titolare Bonucci-De Ligt. Di fatto, qualcosa in meno, perché quei due giocano sempre e nell'unica occasione in cui fino a ieri non erano scesi in campo (in casa contro il Verona), il tecnico gli aveva preferito Merih Demiral. Per la cronaca, non era andata bene neanche al turco, e due indizi potrebbero anche iniziare a fare una prova.

Poteva andare diversamente? Esordire alla tredicesima partita stagionale non è certo facile. A livello mentale, per un giocatore che già con Allegri aveva trovato poco spazio e che sperava di averne di più riabbracciando il suo vecchio mentore. Nulla di tutto ciò, anzi: a parte la prima annata alla Juve (in cui comunque aveva esordito prima), non era mai capitato che a questo punto della stagione Rugani avesse giocato così poco. A livello fisico, anche: pronti via, 90 minuti. Contro giocatori che hanno più carburante nelle gambe, e infatti non è stata affatto una partita semplice.


La Juve non può farne a meno. Rugani era vicino alla cessione in estate, dicevamo. Poi è rimasto perché è stato necessario. E lo è tuttora. I tempi di rientro di Chiellini sono lunghi e anche delicati da maneggiare, considerato che il capitano azzurro punta, oltre che la Champions, anche l'Europeo itinerante della prossima estate, con tanto di inaugurazione a Roma. E quindi anche a gennaio la Juve avrà la necessità di tenere in rosa quattro centrali più Chiellini. Cioè, anche, Rugani. Probabilmente tornato a essere prima alternativa, di nuovo avanti a Demiral nelle gerarchie di Sarri, anche se il rendez-vous non è stato finora dei più romantici. La prima, abbastanza tardiva, non è stata buona: ne serviranno altre, per recuperare a pieno ritmo un giocatore che ha nelle sue corde la capacità per non far sentire la mancanza dei due titolari. Anche se ieri non si è visto più di tanto.