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Dai congedi di maternità alla trasparenza nei contratti. Le proposte FIFA per il calcio femminile
La FIFA attraverso il Comitato delle parti interessate del calcio FIFA (FSC) ha stilato due serie di riforme fondamentali per rafforzare la protezione delle calciatrici e degli allenatori di calcio femminile. Riforme, si legge in una nota, sviluppate in stretta collaborazione con le parti interessate, stabiliranno nuovi standard minimi globali per le giocatrici, in particolare in relazione alla maternità.
Le nuove regole proposte, che dovranno essere approvate dal Consiglio FIFA che si terrà a dicembre, riguardano:
Il congedo di maternità obbligatorio di almeno 14 settimane con almeno due terzi dello stipendio garantito.
Al loro ritorno i club devono reintegrare le giocatrici e fornire un adeguato supporto medico e fisico.
Nessun giocatrice dovrà mai subire uno svantaggio a causa della gravidanza garantendo così maggiore protezione occupazionale per le donne che giocano a calcio.
Per quanto riguarda gli allenatori invece le nuove regole stabiliscono uno standard minimo per i contratti e forniscono maggiore chiarezza sul contenuto degli stessi con l’obiettivo di proteggere la stabilità dei tecnici e ottenere una maggiore trasparenza anche nei pagamenti.
"Dopo la recente e fenomenale crescita e e il successo senza precedenti della Coppa del Mondo in Francia nello scorso anno, il calcio femminile sta entrando nella prossima fase di sviluppo e ne consegue che dobbiamo adottare un quadro normativo appropriato e adatto alle esigenze di questo sport. - ha spiegato il presidente Gianni Infantino - Gli allenatori giocano un ruolo fondamentale nel gioco, ma storicamente sono stati lasciati fuori dal quadro normativo del calcio. Dovevamo colmare questa lacuna e riconoscere il ruolo chiave che hanno”.
Le nuove regole proposte, che dovranno essere approvate dal Consiglio FIFA che si terrà a dicembre, riguardano:
Il congedo di maternità obbligatorio di almeno 14 settimane con almeno due terzi dello stipendio garantito.
Al loro ritorno i club devono reintegrare le giocatrici e fornire un adeguato supporto medico e fisico.
Nessun giocatrice dovrà mai subire uno svantaggio a causa della gravidanza garantendo così maggiore protezione occupazionale per le donne che giocano a calcio.
Per quanto riguarda gli allenatori invece le nuove regole stabiliscono uno standard minimo per i contratti e forniscono maggiore chiarezza sul contenuto degli stessi con l’obiettivo di proteggere la stabilità dei tecnici e ottenere una maggiore trasparenza anche nei pagamenti.
"Dopo la recente e fenomenale crescita e e il successo senza precedenti della Coppa del Mondo in Francia nello scorso anno, il calcio femminile sta entrando nella prossima fase di sviluppo e ne consegue che dobbiamo adottare un quadro normativo appropriato e adatto alle esigenze di questo sport. - ha spiegato il presidente Gianni Infantino - Gli allenatori giocano un ruolo fondamentale nel gioco, ma storicamente sono stati lasciati fuori dal quadro normativo del calcio. Dovevamo colmare questa lacuna e riconoscere il ruolo chiave che hanno”.
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