Inter, piedi buoni e qualità: Inzaghi vara la macchina da gol

Piedi buoni e qualità. La ricetta di Simone Inzaghi e della sua Inter è questa ed è legata all’interpretazione tattica differente del nuovo allenatore rispetto alla gestione degli anni passati targata Antonio Conte. La libertà di scelta è parte integrante del sistema di gioco della versione 21-22 dei Campioni d’Italia, ed i numeri legati ai gol realizzati ne sono testimonianza concreta e tangibile. Il baricentro basso che aveva caratterizzato la volata scudetto della passata stagione ha lasciato spazio ad una squadra che si ritrova nel suo habitat solo controllando le dinamiche di campo ed il possesso palla, proprio in virtù della qualità che è poi in grado di sprigionare negli ultimi 30 metri. Le soluzioni in tal senso, del resto, non mancano di certo. Si va dagli assist morbidi di Calhanoglu e Dimarco di cui Dzeko ha già provveduto a tessere le lodi, agli scambi nello stretto tra lo stesso bosniaco e Lautaro Martinez, senza tralasciare l’apporto che potrà dare Correa una volta che sarà tornato a disposizione e potrà entrare ad essere parte in causa delle turnazioni avanzate assieme ad Alexis Sanchez. Insomma dalla fisicità straripante alla qualità che deborda: l’Inter ha cambiato faccia, la costante dovrà però essere il vertice della classifica.