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Empoli, un cantiere aperto ma le idee sono chiare
A Empoli sanno benissimo che la vera prova del fuoco è l'anno successivo. Perché se la salvezza ottenuta con diverse giornate di anticipo ha avuto il dolce profumo dell'impresa, confermarsi è ancora più complicato. A Empoli funziona così da sempre. Il secondo anno è quello della inevitabile rifondazione, a causa delle cessioni che il club è costretto a fare per salvaguardare il suo sostentamento.
Anche il cambio di allenatore centra in pieno questo aspetto: solo una volta è stato confermato il tecnico della salvezza (Cagni nel 2006/07). Ecco perché il passaggio di consegne tra Andreazzoli e Zanetti meraviglia fino a un certo punto. L'Empoli ha bisogno di gente con grandi stimoli, magari reduce da una stagione opaca e che vuole riscattarsi.
Ecco perché la scelta di Zanetti in panchina, ecco perché la scelta di Destro e Marin. Il tecnico vuole rifarsi dopo la sfortunata annata a Venezia, che lo ha visto partire molto bene per poi affievolirsi nel girone di ritorno. I due calciatori, invece, pur avendo qualità tecniche importanti, non sono riusciti a salvare le proprie squadre dalla Serie B.
Quello che a Empoli contano sono le motivazioni, e tutti e tre ne avranno da vendere. Ancora una volta l'Empoli dovrà rifare tutto da capo ma le idee sembrano chiare. Non ci può essere spazio per l'appagamento, perché altrimenti la salvezza diventa una montagna insormontabile per un club così piccolo.
Anche il cambio di allenatore centra in pieno questo aspetto: solo una volta è stato confermato il tecnico della salvezza (Cagni nel 2006/07). Ecco perché il passaggio di consegne tra Andreazzoli e Zanetti meraviglia fino a un certo punto. L'Empoli ha bisogno di gente con grandi stimoli, magari reduce da una stagione opaca e che vuole riscattarsi.
Ecco perché la scelta di Zanetti in panchina, ecco perché la scelta di Destro e Marin. Il tecnico vuole rifarsi dopo la sfortunata annata a Venezia, che lo ha visto partire molto bene per poi affievolirsi nel girone di ritorno. I due calciatori, invece, pur avendo qualità tecniche importanti, non sono riusciti a salvare le proprie squadre dalla Serie B.
Quello che a Empoli contano sono le motivazioni, e tutti e tre ne avranno da vendere. Ancora una volta l'Empoli dovrà rifare tutto da capo ma le idee sembrano chiare. Non ci può essere spazio per l'appagamento, perché altrimenti la salvezza diventa una montagna insormontabile per un club così piccolo.
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