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Dortmund, i segreti della macchina perfetta di Favre. Già meglio di Klopp

Dortmund, i segreti della macchina perfetta di Favre. Già meglio di KloppTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 8 dicembre 2018, 19:122018
di Gaetano Mocciaro

Un altro segnale importante, che questo possa essere davvero l'anno del Borussia Dortmund. Il successo nel Revierderby a Gelsenkirchen. Lucien Favre è arrivato lì dove nemmeno Jurgen Klopp, Mathias Sammer e Ottmar Hitzfeld, ultimi tecnici a portare il BVB ad alzare il Meisterschale, erano riusciti.

Una squadra che sembra una macchina perfetta: praticamente inarrestabile in patria, in in 14 partite ha ottenuto 36 punti, per rendere l'idea 10 in più dell'ultima squadra campione, stagione 2011/12. Una schiacciasassi che potrebbe diventare Herbstmeisterschaft, l'equivalente del nostro Campione d'Inverno, se il Borussia Monchengladbach dovesse perdere domani contro lo Stoccarda.

Tutto questo con una squadra giovanissima, ma piena di talento. Oggi pomeriggio erano presenti ben cinque Under 23 nell'undici titolare, a cui si è aggiunto a partita in corso Christian Pulisic. Una squadra che in estate aveva perso un pilastro della difesa come Sokratis e un centravanti come Batshuayi che in sei mesi aveva dimostrato di fare la differenza. Una squadra che si è rinforzata con nomi meno altisonanti ma dal sicuro rendimento, come il danese Delaney (autore del primo gol alla Veltins Arena) e di rilanciare stelline in declino, da Witsel che svernava in Cina a un Paco Alcacer che aveva fatto la polvere al Barcellona. Il tutto unito all'esplosione del diciottenne Jadon Sancho, già entrato nel giro della nazionale e in grado a 18 anni di segnare già 6 reti nel massimo campionato tedesco. E poi Bruun Larsen, danese di 20 anni rientrato da una parentesi non troppo fortunata a Stoccarda ma che sta esplodendo sotto la guida sapiente di Lucien Favre. Il tecnico svizzero ci ha già abituato a grandi exploit: basti vedere il Nizza, capace di competere con i giganti di Ligue 1 e prima ancora il Borussia Monchengladbach, portato in Champions League. E dove sotto la sua guida è esploso Marco Reus. È lui l'ultima vera stella rimasta: a marzo quando sembrava destinato a partire ha rinnovato fino al 2023 scegliendo di essere il portabandiera della squadra. E si è presentato in questa stagione più in forma che mai. A parlare sono i numeri: 12 reti in 21 partite fra campionato e coppe.