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esclusiva

Preiti: "A Tirana esperienza positiva. Albania sottovalutata"

ESCLUSIVA TMW - Preiti: "A Tirana esperienza positiva. Albania sottovalutata"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 29 marzo 2018, 19:272018
di Simone Lorini
"Pronto a tornare, qualche contatto c'è. Staremo a vedere"

Ospite dei microfoni di TMW, il direttore sportivo del Partizani Tirana Antonello Preiti parla così della scelta di spostarsi in Albania e delle prestazioni della squadra, in netta ripresa dopo un inizio non facile: "Quella in Albania la reputo una esperienza molto positiva, bella, da fare, per un operatore di mercato. Ho conosciuto un calcio diverso e sono contento di essere qui: ho trovato una situazione in cui c'era tanto da fare, ma che mi ha arricchito e continua a farmi crescere, anche se ammetto che l'Italia mi manca e non direi di no ad un eventuale rientro. Siamo partiti con diverse difficoltà, i risultati non sono arrivati, ma adesso la squadra ha trovato la sua fisionomia e anche la classifica sorride. Il cammino si può definire positivo, ma vogliamo centrare l'Europa League e lottare fino alla fine per il secondo posto, che è vicino. In generale devo dire che il calcio albanese è ampiamente sottovalutato, rispetto per esempio a quelli vicini serbo e croato".

Parlava di ritorno in Italia: c'è già stato qualche contatto?
"Qualcosa di muove ma vediamo da qui a giugno cosa succederà. Non posso nascondere che sarei felice di tornare dopo tanti anni di Serie A: qualcosina di buono penso di averlo raggiunto tra Udine e Parma".

Intanto i gioielli del Partizani Tirana attirano le attenzioni di molti:
"Ne abbiamo diversi, quello 'del momento' forse è Esat Mala ('98), negli ultimi mesi è cresciuto tantissimo e ora è insostituibile nel nostro centrocampo. Può giocare a tre o a due, abbina qualità e quantità ma gli piace anche inserirsi senza palla. E' entrato a far parte della Nazionale Under 21 kosovara da poco inoltre".

E' già da Serie A?
"Lo è sicuramente Hoxha, terzo portiere della Nazionale albanese, che a mio parere non ha nulla da invidiare a Berisha e Strakosha, già arrivati in Italia. Avrebbe bisogno solo di una occasione, può fare bene. Così come Lorenc Trashi, un esterno sinistro perfetto per il calcio italiano: ha forza, velocità e tiro. Lo vogliono già in Croazia e Turchia".

E Bardhi? Sembra il più corteggiato.
"Lo è: è una seconda punta con fisico e qualità, nonostante sia solo un '97 lo vedo già pronto per la Serie A e in effetti qualcuno ce lo ha già richiesto. Spendo una parola anche per Gojkovic, difensore 1995 già pronto per una Serie B alta che sta facendo un ottimo campionato e mi auguro possa avere una chance a buoni livelli".

Conclusione obbligatoria: un ricordo di Emiliano Mondonico?
"L'ho conosciuto verso la fine degli anni 80 quando cominciavo a voler fare questo lavoro, lui era tecnico dell’Atalanta. Mi ripeteva sempre, davvero, ogni volta che mi vedeva: 'La strada è lunga e non mollare mai'. Posso dire trent'anni dopo di averlo ascoltato e non lo scorderò mai per questo".

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