Tissone: "Io, il Leone di Lviv. Col Karpaty di nuovo in Europa"

Un leone tra i leoni. Fernando Tissone si è ributtato nella mischia. Dopo la scadenza del suo contratto col Malaga nel giugno 2016, l'ex centrocampista di Udinese, Atalanta e Sampdoria ha vissuto un anno difficilissimo, senza mai smettere però di sperare nel rilancio. E l'opportunità è arrivata appena pochi giorni fa, quando l'italo-argentino classe '86 ha firmato con gli ucraini del Futbol'nyj Klub Karpaty, la squadra di Lviv (in ucraino proprio "leone"). Per un commento sulla sua nuova avventura, TuttoMercatoWeb.com lo ha intervistato in esclusiva.

Tissone, quali sono le sue prime sensazioni dopo la firma col Karpaty?
"Le prime impressioni sono molto positive. Ho vissuto un anno duro, ma sento che questa è l'occasione giusta per tornare protagonista sul campo. Appena arrivato, sono stato subito schierato titolare contro l'Olimpik Donetsk. Desidero ripagare questa grande fiducia nei miei confronti".

Perché ripartire dal Karpaty?
"Perché è il club che mi ha voluto più di tutti. Qui c'è un progetto serio, un nuovo direttore sportivo e l'ambizione di tornare a essere una squadra importante a livello nazionale, ma anche in Europa".

Dall'Argentina all'Italia, prima della Spagna. Ora l'Ucraina.
"Devo essere sincero, non conoscevo bene il calcio ucraino, ma l'allenatore è spagnolo (Sergio Navarro, ndr) e questo è stato un fattore determinante. In rosa poi ci sono tanti altri argentini, spagnoli e colombiani, quindi è stato facile inserirsi".

"Un leone in mezzo al campo nel club di Leopoli": i suoi nuovi tifosi, intanto, l'hanno accolta così.
"Ci tengo davvero a fare bene, i tifosi mi stanno mostrando un grande appoggio e li ringrazio. Mi fanno sentire importante".

L'obiettivo è tornare a disputare una competizione europea?
"Assolutamente sì. Vorremmo arrivare tra le prime sei in classifica e poi giocarci la vittoria del campionato e l'ingresso in Europa nell'altro mini-torneo. Sarebbe un sogno per me e per la società, ma per ora penso al presente. Dobbiamo lavorare con umiltà e a testa bassa se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi".