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Finisce la Bundes: Schalke, Gladbach, Leverkusen e Wolfsburg. Big flop

Finisce la Bundes: Schalke, Gladbach, Leverkusen e Wolfsburg. Big flopTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 22 maggio 2017, 19:492017
di Gaetano Mocciaro

La Bundesliga 2017-18 passerà alla storia per il record del Bayern Monaco, cinque volte consecutivamente campione di Germania. Mai nessuno era riuscito nell'impresa.

Ma passerà alla storia anche per la prima volta in Europa di Lipsia e Hoffenheim, così come il ritorno del Colonia a distanza di 25 anni (20, se si considera l'Intertoto).

Tre squadre che, unite al ritorno in un torneo continentale dell'Hertha e dell'approdo di una fra Friburgo ed Eintracht che porta a una conclusione: tante, troppe big hanno steccato.

Bayer Leverkusen, Borussia Monchengladbach, Schalke 04 e Wolfsburg sono state in questi anni clienti abituali dei palcoscenici europei. Quest'anno praticamente tutte hanno visto lo spettro della retrocessione e c'è chi come il Wolfsburg rischia di brutto. Il playout contro l'Eintracht Braunschweig rischia di mandare la squadra in Zweite Bundesliga. Il punto più basso di una squadra che non riesce ad essere ambiziosa, nonostante le disponibilità econocmiche. Lo dimostrano le cessioni negli ultimi anni: quest'anno hanno salutato Draxler, Schurrle, Dost, Kruse, Caligiuri. Un anno prima De Bruyne e Perisic avevano cercato nuove avventure. Gli arrivi non sempre si sono dimostrati all'altezza e nonostante elementi di un certo valore, come Luiz Gustavo e Ricardo Rodriguez (i prossimi destinati a partire) la situazione è sempre stata pessima da inizio di stagione. A nulla è servito il cambio di panchina, da Hacking a Ismael, fino a Jonker.

Hecking che ha trovato gloria a Monchengladbach, raccogliendo una squadra a dicembre in zona retrocessione e conducendola a un tranquillo ottavo posto. Troppo poco per un club negli ultimi anni abituato alla Champions League.

Da dimenticare la stagione del Bayer Leverkusen, risucchiato clamorosamente nella lotta per non retrocedere fino a una giornata dalla fine. Questo in un anno nel quale la squadra aveva centrato gli ottavi di finale di Champions. Stagione mai decollata per le "aspirine", che hanno pagato una difesa troppo allegra, i letarghi di Chicharito Hernandez e la squalifica di Hakan Calhanoglou per un fatto di sei anni prima.

Inspiegabile l'anonima stagione dello Schalke, partito con cinque sconfitte consecutive nonostante un mercato che aveva portato in dote gente come Coke, Embolo, Stambouli, Caligiuri, Bentaleb e Konoplyanka. Acquisti quasi tutti deludenti e sfortunati: Coke, infortunatosi prima dell'inizio della stagione, è rientrato solo ad aprile; Embolo ko a ottobre non è più tornato; Konoplyanka non considerato da Weinzierl; Stambouli deludente e pronto a un altro trasferimento. Alla fine della fiera l'acquisto più azzeccato si è rivelato Guido Burgstaller, dal Norimberga in Zweite: da gennaio a oggi 18 presenze e 9 reti. Ma la stagione era già abbastanza compromessa.