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Il quarto d'ora di celebrità di Ibraimi e Jasmin Handanovic

Il quarto d'ora di celebrità di Ibraimi e Jasmin HandanovicTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 6 novembre 2014, 18:052014
di Gaetano Mocciaro

Meteore in Italia, eroi in Champions: capitolo secondo. Dopo le due reti di Anthony Vanden Borre che hanno contribuito alla clamorosa rimonta dell'Anderlecht sul campo dell'Arsenal, ieri è stata la volta di ben due giocatori a prendersi i riflettori, dopo le ombre di casa nostra: Agim Ibraimi e Jasmin Handanovic. Il primo viene da una stagione al Cagliari partita con i migliori propositi, a cominciare dalla prestigiosa maglia numero 10 che ha fatto sognare i tifosi isolani. Di fatto pochi sprazzi di classe e 25 gettoni di presenza quasi mai dal primo minuto. Il ritorno al Maribor è stato salutato senza troppi rimpianti.

Stesso dicasi per Handanovic, cugino del più celebre Samir, che a differenza di Ibraimi ha vissuto l'esperienza italiana in maniera più intensa, senza però mai assaggiare il sapore del massimo campionato: 104 presenze spalmate in 4 stagioni difendendo le porte di Mantova ed Empoli, prima di tornare in patria, al Maribor, e togliersi maggiori soddisfazioni.

Come ieri sera quando a Maribor è arrivato il grande Chelsea. Solo il fatto di arrivare a giocare contro i campioni d'Europa del 2012 basterebbe a gonfiarsi il petto, Ibraimi e Handanovic hanno fatto di più: il fantasista ha sorpreso tutti con un gol da cineteca, da vero numero 10; il portiere a cinque minuti dalla fine ha parato il rigore (specialità di famiglia, quando si dice: 'buon sangue non mente') di Hazard che è valso uno storico pareggio. E se a due giornate dalla fine della fase a gironi il piccolo Maribor, vittima sacrificale designata, è ancora in corsa per il secondo posto il merito è anche, sotto sotto, della gentile concessione del nostro campionato.