Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

La Babilonia dei sogni di Wagner. Huddersfield, nelle mani del nuovo Klopp

La Babilonia dei sogni di Wagner. Huddersfield, nelle mani del nuovo KloppTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 21 agosto 2017, 15:572017
di Marco Conterio

I fasti d'un tempo, quelli di un inventore e pensatore di football come Herbert Chapman, sono lontani e polverosi. Glorie antiche, dove l'Huddersfield Town vinse tre titoli d'Inghilterra consecutivi dopo una FA Cup. Correvano gli anni '20, Chapman partì dalle miniere di carbone per ideare quella che sarebbe stata una corrente tattica, quella del sistema, che rivoluzionò il calcio mondiale.

David Wagner non ha pozioni o pagine bianche su cui scrivere una nuova storia per tutti. Ma è capace di raccontarne una nuova, la sua. Quella di una città appollaiata nel West Yorkshire che adesso sta vivendo un piccolo grande sogno in Premier League dopo quello bellissimo dell'anno che è stato in Championship. Trentasei primavere adesso, Wagner è stato mestierante da calciatore, al Mainz, allo Schalke e ha pura galleggiato tra le giovanili della Germania e la nazionale americana dove ha giocato solo in amichevoli per questioni burocratiche.

Da allenatore Wagner entra nello staff di Jurgen Klopp nella seconda squadra del Dortmund. Poi, nel 2015, dopo aver assimilato gli insegnamenti del maestro, diventa allenatore dell'Huddersfield Town succedendo a Chris Powell. Un anno dopo, prende nell'ordine: Ward, Lowe, Mooy. Porterà la sua rosa in Svezia, per un tour di sopravvivenza, per capire le reali necessità della vita e, ripartendo da questa tradizione tribale, conquista la promozione in Premier League.

Il suo Huddersfield Town, adesso, è in testa alla Premier League. Chiaro, dopo due giornate, ma dopo altrettante vittorie contro squadre più quotate, ricche, e con allenatori con maggior pedigree quali Frank de Boer e Rafa Benitez. Davanti l'uomo del sogno si chiama Steve Mounie, nato in Benin e arrivato dal Montpellier.

Il dieci, l'uomo che deve inventare e creare, è uno che al Manchester City è rimasto solo per un pensiero, Aaron Frank Mooy da Sydney e la rosa è una vera e propria Babilonia di sudore e talento. Tre danesi in campo: il portiere Jonas Loss, Zanka in difesa e Philip Billing in mezzo. Tre tedeschi dietro come Michael Hefele, Chris Lowe e Christopher Schindler.

Un olandese in mezzo come Rajiv van La Parra, un figlio d'arte come Tom Ince davanti ma anche un giovane talento come Kasey Palmer e l'altro inglese Joe Lolley. C'è di tutto, ad Huddersfield: anche il congolese Elias Kachunga, 9 sulle spalle e gol che verranno nelle speranze ma pure, ora infortunato, Nahki Wells dalle Bermuda. Gli uomini del sogno. Che parte da quasi cent'anni fa.