Le pagelle del Getafe - Guaita para tutto, Bergara decisivo
Guaita 7,5 - Da bravo ex fa di tutto per farsi rimpiangere. È il migliore il campo e compie almeno 3-4 parate decisive: magnifica quella nel secondo tempo sulla punizione di Parejo, deviata poi sul palo.
Damian 6 - Per sua sfortuna ha dalla sua parte Gaya, che da terzino attacca ogni volta che i suoi compagni hanno palla. Va in affanno diverse volte, ma in un modo o nell'altro se la cava sempre.
Gonzalez 6,5 - Accorcia sempre col tempo giusto su Rodrigo, non lasciandogli mai spazio. Insieme a Djene forma una diga insuperabile: sul finale salva anticipando di testa Zaza.
Djene 7 - Prestazione di sostanza la sua. Bada poco allo stile, ma è sempre efficace. Sullo 0-0 intercetta un assist di Montoya per Rodrigo, pronto al centro dell'area per il più facile dei tap-in in rete.
Molinero 6,5 - Bravo a giocare molto stretto e a evitare le verticalizzazioni letali del Valencia.
Portillo 6,5 - Capisce che c'è da soffrire e si applica come meglio non potrebbe.
Arambarri 4,5 - Due cartellini gialli in meno di trenta minuti: lascia in difficoltà i suoi compagni, costretti a giocare il resto della gara in inferiorità numerica.
Bergara 7,5 - Deve fare gli straordinari dopo l'espulsione del suo compagno di reparto. Fa tanto lavoro sporco e dà fisicità al centrocampo. Ha il merito di segnare il gol che vale i tre punti con un destro da fuori area, che prima di entrare in rete viene deviato da Gabriel Paulista.
Amath 6,5 - Mette in campo tanta voglia. Poco appariscente ma molto concreto: nel primo tempo va in rete, ma l'arbitro annulla il gol per fuorigioco. Nella ripresa sfiora il vantaggio con un sinistro al volo da buona posizione (dal 72' Fajr 6 - Dà il suo contributo per la vittoria finale.)
Angel 6 - Con un paio di slalom fa impazzire i difensori avversari. Si dà molto da fare anche in fase difensiva, visto la superiorità numerica del Valencia, adattandosi nel ruolo di esterno sinistro. Nella ripresa sbaglia un gol clamoroso sullo 0-0 (dal 79' Olivera s.v.)
Molina 7 - Durante la sua lunga carriera ne ha giocate tante di gare così e sa come interpretarle al meglio. Anche grazie al suo fisico si mette a disposizione dei compagni, facendosi sempre trovare in zona luce: capisce quando deve tenere palla e quando può forzare la giocata in verticale (dal 90' Lacen s.v.)