Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW - Rapid Bucarest, Carboni: "Difficile adesso la cessione del club"

TMW - Rapid Bucarest, Carboni: "Difficile adesso la cessione del club"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
martedì 19 luglio 2016, 11:262016
di Stefano Sica

Sono ore difficili per il Rapid Bucarest, storico club rumeno che proprio al termine dell'ultimo campionato di Liga 2 ha conseguito la promozione tornando in massima serie. Tuttavia è da anni che la società amaranto combatte con problemi finanziari notevoli e, allo stato attuale, corre il rischio di non iscriversi al prossimo campionato. Tanti i negoziati per la cessione del club, ma nessuna novità all'orizzonte, come affermato a TuttoMercatoWeb dal dirigente italiano Federico Carboni, in questi giorni a Bucarest per provare a mediare tra la proprietà ed alcune cordate italiane interessate alla società. "I tifosi del Rapid meritano rispetto e credo che non sia bello illuderli, a cominciare da me stesso - le sue parole -. Il Rapid è un club glorioso per il quale ho preso informazioni qui a Bucarest provando a condividerle con alcuni gruppi italiani interessati alla trattativa. Ma ad oggi, purtroppo, non sussistono le condizioni basilari per chiudere qualsiasi tipo di operazione.

Questo deve essere ben chiaro. Ritengo in ogni caso la Romania una Nazione che, calcisticamente, meriti la giusta attenzione da parte di chiunque voglia lavorare su un percorso di crescita. Anche se mi duole sottolineare che qui vi è un po' di diffidenza verso gli italiani per via di alcune gestioni dannose portate avanti in precedenza. E, in effetti, sono pochi gli italiani che qui hanno lavorato bene".