Valencia, la rinascita parte dalle riserve. Brilla la stella di Gonçalo Guedes

Dopo due anni bui è tornato il Valencia. La cura Marcelino funziona e la squadra si trova sorprendentemente in seconda posizione, a quattro punti dal Barcellona. Una squadra che si è rinforzata con giocatori reduci da stagioni non brillantissime: Neto, dopo aver incomprensibilmente scelto la Juventus, ha tentato il rilancio dopo due anni di panchina; Kondogbia dopo due stagioni da incubo all'Inter ha scelto la Liga memore dell'ottima stagione vissuta a Valencia. Due acquisti azzeccati, come azzeccatissimo è stato Simone Zaza, riscattato completamente in estate dopo i sei mesi dell'ultima stagione. Le panchine di Torino come il periodo londinese sono alle spalle, tanto da essersi guadagnato il premio di giocatore del mese di settembre in Liga. E soprattutto si sta rivelando un vero colpo da novanta Gonçalo Guedes: a soli 20 anni il portoghese sembrava a un passo dal bruciarsi, dopo la breve e infruttuosa parentesi al Paris Saint-Germain.

Troppe aspettative riposte nella capitale francese, in virtù dei 30 milioni spesi lo scorso gennaio. Troppe aspettative in un momento delicato, con la squadra in lotta per il titolo che forse chiedeva troppo a un ragazzo arrivato da un Paese e da un campionato diverso, che doveva avere il tempo per adattarsi. I buoni uffici fra PSG e Valencia sono stati la fortuna di tutti: Guedes approda in Spagna in estate e inizia ad incantare: non è un caso che dal suo arrivo quando il Valencia vince c'è il suo zampino: due assist nel 3-2 vincente alla Real Sociedad, un gol capolavoro e un assist contro Betis, due reti una più bella dell'altra e un assist nel 4-0 contro il Siviglia. Per la gioia di tutti: il Valencia che sogna il ritorno in Europa, magari proprio quella che conta di più; il Paris Saint-Germain che vede valorizzarsi l'investimento; il commissario tecnico del Portogallo Fernando Santos. E ovviamente lo stesso Gonçalo Guedes.