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CHIESA: UN FEELING AZZURRO PER UNA NOTTE DA SOGNOTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 19 marzo 2018, 13:30Notizie di FV
di Andrea Giannattasio
per Firenzeviola.it

CHIESA: UN FEELING AZZURRO PER UNA NOTTE DA SOGNO

A quell’azzurro, Federico Chiesa, sembra averci fatto davvero l’abitudine. Il feeling tra il talentino viola e la maglia della Nazionale sembra infatti crescere ogni giorno di più e c’è da scommettere che da oggi, giorno nel quale inizierà a lavorare per la prima volta con l’Italia dei big dopo lo stage di quasi un mese fa, farà di tutto per confermare le buone impressioni emerse nella sua prima comparsa tra le mura di Coverciano. Del resto una più che incoraggiante anticipazione di “azzurro” il golden boy della Fiorentina l’aveva già data ieri a Torino, indossando proprio il colore di Santa Croce e risultando soprattuto nella ripresa uno degli uomini più pericolosi della squadra di Pioli. 

Sensazioni che Chiesa, schierato ancora una volta da seconda punta a fianco di Simeone, è chiamato a confermare anche agli ordini del ct Di Biagio, che sembra ormai deciso a farlo esordire o contro l’Argentina venerdì a Manchester o il martedì successivo a Wembley, per regalargli la prima vera notte da sogno in uno dei più grandi templi del calcio inglese. Federico è pronto e sa che il traguardo raggiunto è frutto del tanto lavoro svolto nel corso di questi mesi, dove oltre ad uno scatto fisico Chiesa ha lavorato tanto anche sotto l’aspetto mentale (aiutato in questo caso dal padre Enrico): riflettori lontani, nessuna falsa dichiarazione (specie con la stampa) e tanta generosità in campo. 

Un valore, quest’ultimo, mostrato a più riprese anche nella giornata di ieri a Torino dove Chiesa ha dato di continuo la sua carica alla squadra nei momenti di difficoltà (plateale un suo applauso a Milenkovic in occasione di una chiusura determinante su Niang nel finale di partita), mostrandosi anche generoso al momento di battere il rigore al 94’: l’esterno con grande personalità si era appropriato del pallone per il tiro dagli 11 metri, salvo poi cederlo al rigorista della squadra, Thereau. Un segno di grande maturità. La festa azzurra, per Chiesa, può cominciare.