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L'ASSIST A PORTA VUOTA DEL COMUNE: ORA STA AI DELLA VALLE DECIDERE CHE FUTURO AVRA' LA FIORENTINA. MERCATO DI 'TRANSIZIONE' TRA PREZZI ESORBITANTI, IDEE E OCCASIONITUTTO mercato WEB
venerdì 29 giugno 2018, 00:01L'opinione
di Marco Conterio
per Firenzeviola.it

L'ASSIST A PORTA VUOTA DEL COMUNE: ORA STA AI DELLA VALLE DECIDERE CHE FUTURO AVRA' LA FIORENTINA. MERCATO DI 'TRANSIZIONE' TRA PREZZI ESORBITANTI, IDEE E OCCASIONI

Nato a Firenze il 5 maggio del 1985, è caporedattore di Tuttomercatoweb.com e voce di RMC Sport. Già speaker di Radio Sportiva, è stato firma de Il Messaggero e La Nazione.

Giù la maschera. Perché l'assist del Comune di Firenze è un passaggio sulla linea, col pallone da spingere solo in porta. La sfera in questione è lo stadio e le varie tematiche sul tavolo sono già note. Manca solo l'investimento della Fiorentina sul nuovo impianto per lo spostamento dell'area Mercafir e il gioco è fatto. Lo stadio pure. E' il passaggio tanto atteso che finalmente è arrivato e che scioglierà anche ogni dubbio, in un senso o nell'altro, sulla volontà d'investire della famiglia Della Valle. Non ci sono più ostacoli, il là e il via ai lavori potrebbe aprire una nuova era per il club viola perché stadio chiama introiti, introiti chiamano mercato, mercato chiama giocatori e giocatori chiamano un netto innalzamento degli obiettivi. E pure dei sogni.

Poi il presente. Che è una lista di convocati per il ritiro che ancora piange, perché al netto degli addii di Marco Sportiello e Milan Badelj, ancora non sono arrivati rinforzi. Certo, c'è una settimana per il ritrovo, ma il tempo stringe. Il problema è che questo mercato fatto di plusvalenze e di transazioni gonfiate per giocatori 'normali', complica gli acquisti. Gli affari. Un esempio: Rolando Mandragora a 20 milioni, con recompra per la Juventus a 24, è il sintomo di un mercato che ha perso il barlume e di club che, bisogna sottolinearlo, nelle regole, sistemano bilanci e talenti. Solo che il portafogli della Fiorentina piange perché i denari messi a disposizione della famiglia Della Valle a Corvino e Freitas scarseggiano. Per questo arrivare ad Alex Meret è stato solo un bel sogno, per questo è complicato raggiungere Armando Izzo o Rodrigo De Paul.

Non è un caso, allora, se club come la Fiorentina si rivolgono ai mercati esteri, stranieri. La Francia è diventata terra felice per gli acquisti, Veretout e Dabo insegnano, Eysseric segnala invece che non tutte le ciambelle vengono col buco. In Serbia e Croazia la Fiorentina pesca da sempre a larghe mani e, da Jovetic e Nastasic, da Milenkovic fino all'ultimo Vlahovic, i segnali sono ben più che confortanti. Tra i pali, per esempio, cercare uno 'straniero' d'esperienza e puntare sul giovane Cerofolini come secondo pare la strategia individuata dai viola. Gabriel non ha rifiutato la Fiorentina: è il Milan che ha preferito prestarlo come titolare al Frosinone perché ai viola, dove sarebbe stato secondo, voleva solo venderlo.

Soucek, Meitè, Alex Fernandez. Tutti spunti e idee, adesso Corvino vorrebbe stringere per Mario Pasalic e Marko Pjaca. Per il primo serve solo la quadra col Chelsea, che Fali Ramadani rivedrà presto anche per la questione Maurizio Sarri del quale è intermediario. Si farà, molto probabilmente, mentre per Pjaca l'agente Naletilic lascia intendere che sì la Fiorentina c'è ma che la Juventus, che può venderlo con tanto di recompra, vuole aspettare il Mondiale. Per adesso, Corvino e Freitas si muoveranno ancora sul mercato delle idee. Delle occasioni. Però questo 2018 sarà decisivo. Sì, magari sarà un altro anno di transizione. Da gennaio, però, giù la maschera. A fine dicembre scadono i termini per la presentazione del nuovo stadio. L'assist del Comune è totale. Sta ai Della Valle, adesso, scegliere il futuro della loro Fiorentina.