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UNA SOSTA SERENA, POI LO SPRINT. IN 40 GIORNI 12 PARTITE PER I VIOLA. ITALIANO ORA HA NUOVE SOLUZIONI. STAGIONE STRANA, SERVIRA’ PAZIENZA. DA ORA A GIUGNO PUO’ SUCCEDERE DI TUTTO
sabato 24 settembre 2022, 12:05L'opinione
di Mario Tenerani
per Firenzeviola.it

UNA SOSTA SERENA, POI LO SPRINT. IN 40 GIORNI 12 PARTITE PER I VIOLA. ITALIANO ORA HA NUOVE SOLUZIONI. STAGIONE STRANA, SERVIRA’ PAZIENZA. DA ORA A GIUGNO PUO’ SUCCEDERE DI TUTTO

Il calcio cambia, come tutto nella vita. Ma restano vecchie certezze a cui appoggiarsi nei momenti più difficili. Una di queste è la vittoria che al di là di qualsiasi elucubrazione sul gioco, mantiene intatto fascino ed efficacia. Quei 3 punti della Fiorentina col Verona, per altro strameritati, hanno suturato una ferita che stava cominciando a buttare sangue. Il trionfo coi gialloblù che mancava esattamente da un mese (Fiorentina-Twente 2-1) ha avuto il merito non di sistemare tutto, ma di rimettere qualcosa a posto. Intanto i viola sono andati alla sosta con un verdetto positivo. Pensate a come sarebbe stata questa pausa se la Fiorentina fosse uscita senza punti dal confronto con la squadra di Cioffi. Il clima, già surriscaldato, si sarebbe fatto incandescente. Invece la Fiorentina aveva bisogno di serenità e questa è arrivata.

Italiano, al quale rinnoviamo i complimenti per l’aggiudicazione del prestigioso premio Nereo Rocco, a Coverciano giovedì ha sfoderato un buon sorriso. Perché le vittorie, appunto, hanno poteri taumaturgici. E forse, non solo per quello. Kouame, un modulo diverso, meno palleggio, più sciabolate dritto per dritto, sono diventati elementi attuali, seppur non definitivi. Ma adesso non è importante programmare un domani tattico, quanto gestire un presente tecnico, possibilmente foriero di gol. Già, andare dentro alla porta avversaria, senza tante carezze al pallone, ma con ferocia e convinzione, basilari per far punti. Ne mancano po’ all’appello, d’ora in poi dovrà essere una corsa per conquistarli. Uno sprint, in apnea, fino al 13 novembre, quando si dichiarerà concluso il primo tempo di questo campionato anomalo, in cui, attenzione, potrà succedere di tutto. Mai come questa volta una squadra outsider potrà portarsi a casa il tricolore. Chi ama scommettere, in questa stagione avrà vita dura perché non ci sono precedenti dinanzi a 53 giorni di sosta, da novembre a gennaio. Non scherziamo, è roba da campionati del Nord-Europa, quelli che si fermano per il generale inverno. Non siamo parenti di questo andazzo, ma dovremo abituarci. E chi si adatterà meglio vincerà. Senza dimenticare l’incognita dei “mondialisti”, cioè i calciatori rientreranno dalla competizione in Qatar. In quali condizioni si presenteranno a gennaio al cospetto dei propri allenatori?

Da gennaio a giugno ne vedremo di cose, le sorprese non mancheranno. La strada è molto lunga, vale per tutti. Anche per la Fiorentina. Per questo ragione bisogna avere calma, si può soltanto giudicare il primo segmento di stagione, ma niente di più. I pronostici sono avventati. Ci saranno 12 partite in poco più di 40 giorni e già 11 sono state disputate. La Fiorentina arriverà al 13 novembre con 23 fare sulle spalle, saranno 2 in più rispetto a quelle squadre che hanno disputato le coppe (i viola hanno fatto i conti con 2 sfide del play off Conference League). Proprio in coppa i viola dovranno riprendere quota, adesso hanno solo 1 punto su 2 confronti. La sconfitta di Istanbul brucia molto.

Italiano non si è nascosto, qualcosa col Verona ha visto e non è affatto escluso - lui stesso lo ha confermato a Coverciano - che Kouame e quell’assetto vengano riproposti. Con 2 giocatori offensivi sulla linea difensiva avversaria la Fiorentina è per forza più pericolosa. Sotto punta ci possono andare Jovic o Barak, alle spalle di Kouame se sarà riproposto l’ex Genoa. Le soluzioni ci sono, non mancano. Italiano ha sparigliato, ne aveva voglia anche lui. Non fosse altro che non è inchiodato su posizioni integraliste. Se è necessario bisogna modificare un assetto, Italiano è stato pronto. C’è tanto da fare, soprattutto rimettere a nuovo Cabral e Jovic. La concorrenza di Kouame deve riaccendere due centravanti fino ad ora deludenti. Ma la sensazione è che qualcosa si muova. La Fiorentina si sta ritrovando. Un passo per volta.