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IL NUOVO, VECCHIO RUOLO DI PRADÈTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
venerdì 22 marzo 2024, 13:00Notizie di FV
di Pietro Lazzerini
per Firenzeviola.it

IL NUOVO, VECCHIO RUOLO DI PRADÈ

Il nome di Daniele Pradè negli ultimi giorni è rimbalzato spesso quando, a causa della tragica scomparsa di Joe Barone, si è iniziato a parlare di ciò che accadrà da qui alla fine della stagione. L'attuale ds viola è stato uno dei più stretti collaboratori del direttore generale, vivendo la quotidianità del Viola Park e non solo, fianco a fianco e senza sosta. Adesso, forzatamente, dovrà ereditare almeno una parte dei compiti che ricopriva Barone, probabilmente quelli più legati al campo oltre che a quelli dei rapporti con gli altri club. Una grossa mano gliela darà direttamente Commisso, che ha deciso di restare in città per un tempo prolungato proprio per proseguire il lavoro che stava portando avanti il dg. Lo aiuterà anche Alessandro Ferrari, che prima nella comunicazione e ora con un ruolo di vero e proprio dirigente, era l'altro stretto collaboratore dello stesso Barone. 

IL GRUPPO PRIMA DI TUTTO - Pradè ha un'esperienza nel mondo del calcio decennale. Anche per questo è stato inserito per la seconda volta nella sua vita professionale nell'organigramma della Fiorentina. Il suo modo di lavorare, negli anni, gli ha permesso di entrare nei più importanti salotti del calcio e soprattutto di diventarne anche uno dei massimi rappresentanti. Un carattere non certo da protagonista assoluto, che spesso lo ha spinto a compiere un passo indietro nelle apparizioni pubbliche per lavorare al meglio anche dietro le quinte. Alla Fiorentina è stato spesso anche quello che si è preso la responsabilità di parlare al termine delle sconfitte, o nei momenti difficili, perché una delle sue doti più evidenti è anche la dialettica calcistica e perché no, anche "politica". 

L'ESPERIENZA CON SENSI - Pradè in passato, quando era dirigente nella Roma, ha già dovuto fare i conti con un aumento di mansioni societarie quando Franco Sensi, allora proprietario del club giallorosso, scomparve dopo una lunga malattia lasciando la guida della società alla figlia Rosella. Quell'esperienza potrà dare una mano allo stesso Pradè, comunque molto più maturo rispetto a 16 anni fa, a rispondere presente davanti alle richieste di Commisso. 

UN OTTIMO DIRETTORE GENERALE - Tra l'altro, in molti riconoscono da sempre a Pradè le qualità perfette per ricoprire il ruolo di direttore generale. Lo ha dichiarato anche un grande direttore, attualmente al Novara, come Pietro Lo Monaco a Radio FirenzeViola: "Ha caratteristiche spiccate per ricoprire questo ruolo, ha tutte le carte in regola per ricoprire il ruolo di direttore generale. Ha vissuto accanto a Barone, ha ricoperto ruoli importanti in grandi club ed è assolutamente in grado di cogliere questa eredità". 

CONDIVISIONE TOTALE - Normale che i mille compiti che quotidianamente assolveva Barone dovranno essere ridistribuiti in più figure professionali, coinvolgendo Ferrari e Burdisso, oltre che il presidente Commisso in prima persona. Ma è chiaro anche che, se la squadra avrà bisogno di riconoscere una nuova guida fuori dal campo, Pradè possa essere la persona giusta per arrivare quanto meno in fondo a questa stagione. Aver condiviso tutto con Barone fino al momento stesso del malore fatale, potrà aiutarlo ad avere le chiavi di un progetto che tutti sperano possa portare a una vittoria da dedicare alla memoria del dg che ci ha lasciato martedì scorso.