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ROCCO E ITALIANO DOVETE APRIRE INSIEME UN NUOVO CICLO. PRADÈ HA ESPERIENZA E CAPACITÀ PER GESTIRE L'AREA SPORTIVA IN QUESTA EMERGENZA.  BIRAGHI ORA È PIÙ PREZIOSO DENTRO LO SPOGLIATOIO CHE IN CAMPO. HO SCOPERTO UN JOE CHE NON CONOSCEVOTUTTO mercato WEB
venerdì 22 marzo 2024, 10:53L'editoriale
di Luca Calamai
per Firenzeviola.it

ROCCO E ITALIANO DOVETE APRIRE INSIEME UN NUOVO CICLO. PRADÈ HA ESPERIENZA E CAPACITÀ PER GESTIRE L'AREA SPORTIVA IN QUESTA EMERGENZA. BIRAGHI ORA È PIÙ PREZIOSO DENTRO LO SPOGLIATOIO CHE IN CAMPO. HO SCOPERTO UN JOE CHE NON CONOSCEVO

I tifosi ora hanno bisogno di un segnale forte. Il dolore per la scomparsa di Joe Barone ha lasciato in stato confusionale quello che il direttore generale chiamava "popolo viola". Guardando al futuro ci sono più domande che risposte certe. E questo alimenta un clima di incertezza che non serve a nessuno. Certo, bisogna dare il tempo a un Commisso che ho visto piegato in due dal dolore, di metabolizzare la perdita di un fratello più che di un manager. Poi sarà fondamentale ripartire. Trovare un altro Joe è impossibile. Immagino che le sue cariche saranno distribuite tra più persone. Io ho una speranza.  Sarei felice se Rocco e Italiano aprissero un nuovo ciclo. Uniti più che mai. Mi raccontano di un tecnico profondamente colpito dal dramma di Joe. Una tragedia che potrebbe spingerlo a rivedere le sue scelte per il futuro. Italiano ha ammiratori e detrattori. nel pianeta viola Io lo considero un grande valore.

Se imparerà dai sui errori diventerà uno degli allenatori top in Europa. Lui e Commisso, nel ricordo di Joe, possono iniziare una nuova sfida. Per far crescere ancora la Fiorentina. Per avvicinare il progetto viola alla zona Champions. Spero che tutto questo posso realizzarsi. Magari in tempi brevi. Sarebbe un messaggio importante per i tifosi e soprattutto per il gruppo squadra. Un allenatore proiettato nel futuro sarebbe fortissimo nel presente. E sarebbe una garanzia per i calciatori importanti che magari tra qualche settimana saranno oggetto di offerte da altri club.

Restando alla parte sportiva sono sicuro che Daniele Pradè sia la figura giusta per gestire l'immediato. Ha competenza, ha esperienza. Ha buonsenso. Ha anche sempre avuto l'umiltà di circondarsi di figure in grado di completare al meglio il suo lavoro. Se la Fiorentina finisse bene la stagione (tutti abbiamo la speranza di alzare finalmente una Coppa dopo ventitre anni...) Pradè può diventare il punto di riferimento di un gruppo di lavoro. Ricordatevi cosa inventarono lui e Macia ai tempi di Montella. Con gli acquisti di Borja Valero, Aquilani, Pizarro e Gonzalo Rodriguez. Giocatori che non costarono tanto ma che poi si sono rivelati delle pedine fondamentali.

Sempre restando alla parte sportiva sono rimasto colpito da capitan Biraghi. Una volta di più ha confermato di essere un vero leader. Ha dimostrato di avere una sensibilità speciale. Lui e Milenkovic in pochi anni hanno vissuto due tragedie (prima Astori poi Joe) e ne portano le cicatrici sulla pelle. L'uomo Biraghi ha veramente qualcosa di speciale. In questo momento sarà fondamentale dentro lo spogliatoio. Ancor più che in campo. La Fiorentina ha tanti giocatori in scadenza di contratto e tanti con un futuro tutto da scrivere. Il Capitano ha il carisma per tenere unito il gruppo. Nel ricordo del Direttore.

Chiudo con una riflessione personale su Barone. Negli ultimi tempi l'ho criticato spesso per la sua gestione del mercato. Valutazioni  che passano in secondo piano rispetto a quello che ho scoperto nelle tante ore in diretta a Radio Firenze Viola. Ho scoperto che oltre al Barone duro e spigoloso c'era un Joe che sapeva farsi amari dai tifosi e sapeva essere una specie di babbo e di nonno per i bambini che incrociava o ospitava al Viola Park. Mi dispiace non aver valorizzato questa parte dell'uomo Barone. Che del resto avevo in parte toccato con mano quando dopo la scomparsa del mio amico Ciccio Rialti lui mi raccontò di un gesto molto bello che aveva fatto per onorarlo.