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PER JOE COME PER DAVIDE. QUANDO LA FIORENTINA VOLÒ COME NON FACEVA DA 58 ANNITUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2023
domenica 24 marzo 2024, 11:00Notizie di FV
di Ludovico Mauro
per Firenzeviola.it

PER JOE COME PER DAVIDE. QUANDO LA FIORENTINA VOLÒ COME NON FACEVA DA 58 ANNI

Esattamente una settimana fa, inconscia, la Fiorentina iniziava a immergersi in una tre giorni drammatica. Proprio domenica scorsa infatti il compianto dg Joe Barone patì l’arresto cardiaco che purtroppo lo ha strappato alla vita, devastando un’altra volta l’ambiente Fiorentina come nel lontano 4 marzo 2018, quando scomparve improvvisamente Davide Astori.

Presidente e tecnico per spingere squadra e ambiente
Una seconda tragedia dalla quale piano piano, faticosamente, il club sta provando a uscire. Lo ha fatto percepire anche ieri Rocco Commisso, nel discorso tenuto alla squadra condito da qualche sorriso e da un caloroso abbraccio con Vincenzo Italiano. Il patron presenzierà oggi al Viola Park in occasione di Fiorentina-Inter Femminile, per poi volare negli States a dare l’ultimo saluto a Joe Barone. Se il presidente si è precipitato a tornare in Italia anche per riassestare l’organigramma del club, al tecnico toccherà invece il compito di dar forza ai propri ragazzi.

Per Joe, come accade per Davide
Anche perché la stagione si addentra nel momento decisivo, la squadra ha attraversato mille vicissitudini - a volte anche turbolente - per la soddisfazione di arrivare a giocarsi tutto per il secondo anno consecutivo, e mollare la presa proprio ora macchierebbe l’enorme lavoro fatto in primis dal tecnico in questo triennio. La tragedia Barone lascerà - lo ha già fatto, inevitabilmente - strascichi tra i volti dei viola, ma varrà anche come motivo in più per gettare il cuore oltre l’ostacolo. Viene in mente, quando giunse il dramma Astori, la reazione che ebbe la squadra di Pioli: dopo quella nefasta domenica di Udine, la Fiorentina scese in campo - come sottolineato a più riprese dall’attuale allenatore del Milan - sempre pensando al suo capitano, tanto da registrare addirittura sei vittorie consecutive (cinque dalla perdita di Davide), come non accadeva da 58 anni. L’auspicio, dopo ore e giorni di pianti, è che anche questa Fiorentina tragga forza dalla sciagura di Bergamo e Milano, andando in campo con ancor più determinazione di prima, per dedicare qualcosa (magari chissà, una coppa) a chi non c’è più.