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M. LONGO A RFV: "La mobilità della Fiorentina di Italiano metterà in difficoltà il Gasp. Belotti non è un attaccante schiavo del gol"TUTTO mercato WEB
lunedì 22 aprile 2024, 12:48L'esclusiva
di Redazione FV
per Firenzeviola.it

M. LONGO A RFV: "La mobilità della Fiorentina di Italiano metterà in difficoltà il Gasp. Belotti non è un attaccante schiavo del gol"

rfv
Moreno Longo a Radio FirenzeViola
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Mister Moreno Longo a Radio FirenzeViola: l'ex allenatore, tra le altre, di Torino e Frosinone, ha detto la sua sull'imminente scontro tra Atalanta e Fiorentina e sui precedenti tra Italiano e Gasperini, sfide in cui spesso il tecnico della Viola ha messo in crisi il Gasp: "Ci sono delle situazioni in cui alcuni allenatori soffrono contro altri. Italiano può creare difficoltà a un sistema di gioco come quello dell'Atalanta grazie alla mobilità dei suoi giocatori, cosa che dà noi a un sistema (come quello di Gasperini) che tende a seguire quasi sempre a uomo. Diciamo che la mobilità della Fiorentina di Italiano si sposa bene, per i viola, con l'aggressione a uomo dell'Atalanta di Gasperini".

Che partita dovrà fare la Fiorentina mercoledì sera?
"Giocare contro l'Atalanta è difficile per tutti. Non si può prescindere dal fare una partita intensa e tecnicamente di livello. La Fiorentina queste caratteristiche le possiede, non è semplice rimetterle in campo in un contesto come questo".

Fiorentina e Atalanta sono di nuovo in fondo alle rispettive competizioni europee. Vede un cambio di mentalità dei club italiani in Europa?
"Nel nostro calcio sta maturando l'atteggiamento di squadre che vanno in Europa con una mentalità diversa. Si sta andando verso un calcio più propositivo, con la volontà di fare un gol in più dell'avversario piuttosto che volerne subire uno in meno. Questo tipo di atteggiamento paga in Europa".

Lei ha allenato Andrea Belotti a Torino. Cosa gli sta succedendo sotto porta?
"Non credo che la sua scarsa resa sotto porta sia dovuta agli infortuni. Penso sia un momento che capita. Lo conosco, Andrea lo trovai in una condizione psico-fisica ottimale quando arrivai a Torino e penso potrà ritornare in quello stato. Lo sto seguendo e vedo un giocatore che lavora per la squadra, crea occasioni e fa tanto. L'episodio che manda in fiducia serve a tutti e credo che possa arrivare. La base è però la prestazione. Ci sono giocatori che senza il ritorno emotivo del gol non fanno prestazione, lui non è uno di quelli e questo è un grande pregio".

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