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…con Mircea Lucescu
“Quella di stasera sarà una partita equilibrata. Gli allenatori hanno due concezioni diverse, Ancelotti si affida molto alle individualità; Klopp al collettivo perché ha studiato e tende più a programmare quello che fa”. Così a Tuttomercatoweb Mircea Lucescu analizza la sfida Champions di questa sera tra Real Madrid e Liverpool.
Immaginava il Real in finale?
“Sinceramente no. Ancelotti però sa il fatto suo: è equilibrato e anche se mastica la gomma in tranquillità quando succede qualcosa che non gli piace, dentro è una furia. Ma da fiducia ai suoi ragazzi”.
Chi vincerà stasera?
“Il Liverpool è favorito. Ma se sarà una partita equilibrata e decideranno le individualità”.
Il Milan ha vinto lo Scudetto. Demerito dell’Inter?
“Il Milan è stato più bravo, si è costruito questa vittoria da tre anni. È stato un campionato eccezionale, non come quelli degli anni passati”.
Dalle sue parti, in Ucraina, non va per niente bene. Siete alle prese con la guerra.
“Un momento complicato: ma dobbiamo fare di tutto per dare speranza. Il calcio durante la pandemia ha aiutato tanto. Ora c’è la guerra… prima o poi finirà. Ma il calcio deve andare avanti, per la gente, per i calciatori, per tutti. Il calcio non può essere solo allenamenti”.
De Zerbi potrebbe lasciare lo Shakthar.
“Se parte ha tutte le ragioni. Io sono più legato a questa terra perché sono stati tanti anni. E non posso lasciare i ragazzi”.
Immaginava il Real in finale?
“Sinceramente no. Ancelotti però sa il fatto suo: è equilibrato e anche se mastica la gomma in tranquillità quando succede qualcosa che non gli piace, dentro è una furia. Ma da fiducia ai suoi ragazzi”.
Chi vincerà stasera?
“Il Liverpool è favorito. Ma se sarà una partita equilibrata e decideranno le individualità”.
Il Milan ha vinto lo Scudetto. Demerito dell’Inter?
“Il Milan è stato più bravo, si è costruito questa vittoria da tre anni. È stato un campionato eccezionale, non come quelli degli anni passati”.
Dalle sue parti, in Ucraina, non va per niente bene. Siete alle prese con la guerra.
“Un momento complicato: ma dobbiamo fare di tutto per dare speranza. Il calcio durante la pandemia ha aiutato tanto. Ora c’è la guerra… prima o poi finirà. Ma il calcio deve andare avanti, per la gente, per i calciatori, per tutti. Il calcio non può essere solo allenamenti”.
De Zerbi potrebbe lasciare lo Shakthar.
“Se parte ha tutte le ragioni. Io sono più legato a questa terra perché sono stati tanti anni. E non posso lasciare i ragazzi”.
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