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Gautieri: "Pellegrini top in Italia, si era un po' spento prima dell'arrivo di De Rossi"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 20 aprile 2024, 08:24Serie A
di Tommaso Bonan

Gautieri: "Pellegrini top in Italia, si era un po' spento prima dell'arrivo di De Rossi"

tmwradio
Ospite: Carmine Gautieri Piazza Affari con Cristiano Cesarini e Alessandro Sticozzi
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Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto mister Carmine Gautieri: "La Roma ha meritato di passare il turno in Europa League contro il Milan, meritando entrambe le vittorie, cambiando lo stile di gioco più volte tra andata e ritorno. Ieri ha fatto la partita pure in 10”.

Lei ha avuto Capello e Zeman alla Roma: a chi somiglia di più De Rossi, se somiglia a qualcuno?
“Daniele anche da giocatore era un comunicatore intelligentissimo, capace di pesare le parole. Negli anni dopo la carriera da calciatore ha studiato moltissimo. Non dipende né da Zeman, né da Capello, è Daniele De Rossi. Ieri quando la Roma è rimasta in 10 si è vista una squadra tosta, compatta e con grande partecipazione verso la panchina. Stamani ho detto in radio sembrava che la Roma fosse in 20 contro 11 e non in 10 contro 11.”.

L’impresa dell’Atalanta, che elimina il Liverpool…
“L’Atalanta parte con Gasperini con cinque risultati negativi al primo anno. I Percassi lo hanno difeso e dopo anni è chiaro che la scelta sia stata giustissima. Ho giocato a Bergamo con i Ruggeri come famiglia presidenziale e lì c’è nel DNA una grandissima cultura del lavoro. Sicuramente ora i Percassi staranno già lavorando per migliorare il prossimo anno”.

Oggi le piacerebbe allenare più la Roma o l’Atalanta?
“Mi piacerebbe allenare. Sono due piazze importanti. Sono molto legato alla Roma, che mi ha dato tanto. Anche Bergamo è una piazza speciale. Siamo tanti e non è facile allenare oggi”.

L’Italia ha il 50% di possibilità di vincere l’Europa League. Sei squadre in Champions, se ciò capitasse…
“Lo sport italiano sta cambiando sotto tanti aspetti. Non solo nel calcio, anche nel tennis per esempio, se pensiamo a Sinner. È da tanto tempo che non trovavamo questo tipo di soddisfazioni a livello continentale. È cambiato il modo di pensare, anche se siamo un po’ indietro sotto il profilo del prodotto giovanile per la Nazionale”.


Pellegrini sta vivendo il miglior momento della sua carriera?
“Stiamo parlando di un giocatore di grandissima qualità. Era un po’ spento prima dell’arrivo di De Rossi, così come tanti altri calciatori. Credo che sia uno dei centrocampisti più forti d’Italia: imposta, segna, raddoppia, contrasta, fisicamente è migliorato tantissimo. Indipendentemente da tutto va fatto giocare titolare all’Europeo”.

Scamacca lo porterebbe?
“L’ho visto giocare 5 o 6 volte, anche un paio di mesi fa quando era criticato, e ha valori importanti: sa fare sponda, apre spazi, sa segnare. È un attaccante completo e diventerà uno dei più forti d’Italia, perché il suo contributo spesso va oltre il gol”.

Quante chance di una finale tutta italiana?
“Penso che sia l’Atalanta che la Roma abbiano buone possibilità. Affrontano due squadre diverse: il Marsiglia è molto tecnico, il Bayer Leverkusen fisicamente è incredibile e ha un grande allenatore, capace di giocare di duelli”.

Serve un trofeo ad Italiano per provare a chiudere in bellezza?
“La Fiorentina arriva in fondo da tanti anni. Penso sia arrivato il momento di alzare un trofeo, perché lo meriterebbe, pur non essendo stata così continua in campionato. Con la Coppa, sicuramente Italiano andrebbe riconfermato”.

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