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Brescia, né Balotelli né Tonali: l'arma in più di Corini si chiama difesa
La forza del Brescia in questo inizio stagione non porta al nome di Balotelli. Nemmeno a quello di Tonali. E neanche a quello di Alfredo Donnarumma. La squadra di Corini, pur non avendo un punteggio di primissimo piano, dopo aver già incontrato squadre come Juventus, Napoli, Milan e la stessa Fiorentina, ha una difesa che ha subito solo 9 reti, tre nella sola partita persa contro il Bologna.
TATTICA E ATTENZIONE - I meriti non sono solo dei singoli, di cui parleremo dopo, ma anche di un allenatore che fa della coerenza tattica un fiore all'occhiello che favorisce l'ottimo rendimento della propria squadra in fase difensiva. Corini ha dimostrato di essere un allenatore con delle idee, che non ha paura di far giocare la propria squadra pur non dimenticando le lezioni del calcio all'italiana. Valori che possono essere chiave per arrivare alla salvezza.
PORTA E CENTRALE - Cellino è un presidente che pur nella sua eccentricità, conosce benissimo il calcio e anche l'importanza di avere un portiere all'altezza. L'acquisto di Joronen, salutato da qualcuno come una scommessa, si è rivelato come una delle principali certezze di questa prima parte di stagione. Anche Cistana, canterano nato e cresciuto a e nel Brescia, è una piacevolissima sorpresa per la Serie A ma non per il suo allenatore che gli sta affidando le chiavi della retroguardia proprio grazie a un rendimento abbondantemente sopra le righe della sufficienza. Contro la Fiorentina è stato il migliore dei suoi ed è normale pensare che a breve i primi scout riporterann in giro per l'Italia e, perché no, dell'Europa, valutazioni positive delle sue prestazioni con la maglia delle Rondinelle.
TATTICA E ATTENZIONE - I meriti non sono solo dei singoli, di cui parleremo dopo, ma anche di un allenatore che fa della coerenza tattica un fiore all'occhiello che favorisce l'ottimo rendimento della propria squadra in fase difensiva. Corini ha dimostrato di essere un allenatore con delle idee, che non ha paura di far giocare la propria squadra pur non dimenticando le lezioni del calcio all'italiana. Valori che possono essere chiave per arrivare alla salvezza.
PORTA E CENTRALE - Cellino è un presidente che pur nella sua eccentricità, conosce benissimo il calcio e anche l'importanza di avere un portiere all'altezza. L'acquisto di Joronen, salutato da qualcuno come una scommessa, si è rivelato come una delle principali certezze di questa prima parte di stagione. Anche Cistana, canterano nato e cresciuto a e nel Brescia, è una piacevolissima sorpresa per la Serie A ma non per il suo allenatore che gli sta affidando le chiavi della retroguardia proprio grazie a un rendimento abbondantemente sopra le righe della sufficienza. Contro la Fiorentina è stato il migliore dei suoi ed è normale pensare che a breve i primi scout riporterann in giro per l'Italia e, perché no, dell'Europa, valutazioni positive delle sue prestazioni con la maglia delle Rondinelle.
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