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...con Domenico Di Carlo
“Promozione meritata, il mio Vicenza crescerà piano piano. Chievo, non sono rimasto per i dubbi sull’iscrizione. De Giorgis-Pellissier? Due professionisti. Napoli, felice per Gattuso”
“Non aver festeggiato sul campo è stato un peccato, ma nell’arco del campionato abbiamo meritato. Eravamo pronti a vincere perché primi da quattro mesi, ma il Covid-19 ha deciso di far finire prima il nostro campionato”. Così a TuttoMercatoWeb l’allenatore del Vicenza, promosso in Serie B, Domenico Di Carlo.
State già programmando la prossima stagione?
“Il mercato sarà un po’ particolare. Ci sarà da valutare bene tutto e confermare quanti più possibile del gruppo che ha vinto. Questa squadra ha voluto la promozione. Poi per consolidare l’organico bisognerà scegliere calciatori funzionali”.
È tornato in C dopo tanto tempo, un investimento sul progetto Vicenza.
“La difficoltà era proprio questo. Non facevo la C da tanto tempo. Però proprietà e direttore sportivo sono una garanzia”.
Perché non è rimasto al Chievo?
“Con il Chievo il rapporto è sempre stato di grande stima. Però le incertezze di quel momento sull’iscrizione ci hanno fatto separare”
In gialloblù c’è aria di crisi tra Pellissier e De Giorgis.
“Dall’esterno faccio fatica a giudicare. Sergio è la storia del Chievo, De Giorgis un riferimento per il mercato. Sono due professionisti”.
Coppa Italia: l’ha portata a casa il Napoli.
“Sono contento per Rino Gattuso. È un ragazzo che si è fatto da solo ed è arrivato in finale di Coppa Italia attraverso il suo lavoro. È un motivatore e un ottimo allenatore che sa leggere le partite. Il Napoli a dicembre era allo sbando, Gattuso aveva tutto da perdere. E invece ha rimesso a posto i cocci e motivato il gruppo. La Juve non ha fatto la Juve. La sconfitta pesa sul morale. Ma quando si perde si perde tutti insieme”
Il Vicenza e gli obiettivi: a cosa punterete?
“Il consolidamento in Serie B è il primo obiettivo. Ma cercheremo di finire nella parte sinistra della classifica. Un passo alla volta...”.
La Reggina è vicina a Menez. Voi punterete un grande nome?
“Quando sarà il momento, i giocatori che arriveranno per noi saranno di alto spessore. Al di là del nome per quanto ci riguarda chi prenderemo dovrà rispondere alle nostre caratteristiche e non avere grandi costi. Noi giochiamo da squadra, il grande nome fine a se stesso non ci serve”.
State già programmando la prossima stagione?
“Il mercato sarà un po’ particolare. Ci sarà da valutare bene tutto e confermare quanti più possibile del gruppo che ha vinto. Questa squadra ha voluto la promozione. Poi per consolidare l’organico bisognerà scegliere calciatori funzionali”.
È tornato in C dopo tanto tempo, un investimento sul progetto Vicenza.
“La difficoltà era proprio questo. Non facevo la C da tanto tempo. Però proprietà e direttore sportivo sono una garanzia”.
Perché non è rimasto al Chievo?
“Con il Chievo il rapporto è sempre stato di grande stima. Però le incertezze di quel momento sull’iscrizione ci hanno fatto separare”
In gialloblù c’è aria di crisi tra Pellissier e De Giorgis.
“Dall’esterno faccio fatica a giudicare. Sergio è la storia del Chievo, De Giorgis un riferimento per il mercato. Sono due professionisti”.
Coppa Italia: l’ha portata a casa il Napoli.
“Sono contento per Rino Gattuso. È un ragazzo che si è fatto da solo ed è arrivato in finale di Coppa Italia attraverso il suo lavoro. È un motivatore e un ottimo allenatore che sa leggere le partite. Il Napoli a dicembre era allo sbando, Gattuso aveva tutto da perdere. E invece ha rimesso a posto i cocci e motivato il gruppo. La Juve non ha fatto la Juve. La sconfitta pesa sul morale. Ma quando si perde si perde tutti insieme”
Il Vicenza e gli obiettivi: a cosa punterete?
“Il consolidamento in Serie B è il primo obiettivo. Ma cercheremo di finire nella parte sinistra della classifica. Un passo alla volta...”.
La Reggina è vicina a Menez. Voi punterete un grande nome?
“Quando sarà il momento, i giocatori che arriveranno per noi saranno di alto spessore. Al di là del nome per quanto ci riguarda chi prenderemo dovrà rispondere alle nostre caratteristiche e non avere grandi costi. Noi giochiamo da squadra, il grande nome fine a se stesso non ci serve”.
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