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ESCLUSIVA TF - L'avvocato Mattia Grassani: "Sono d'accordo con il presidente Stirpe, se non si dovesse ripartire giusto che anche il Frosinone vada in A"TUTTO mercato WEB
mercoledì 20 maggio 2020, 17:30PRIMO PIANO
di Stefano Martini
per Tuttofrosinone.com

ESCLUSIVA TF - L'avvocato Mattia Grassani: "Sono d'accordo con il presidente Stirpe, se non si dovesse ripartire giusto che anche il Frosinone vada in A"

Il calcio sembra andare verso la ripresa ma, in questi mesi di grande confusione, fin quando non ci saranno ufficialità è lecito ipotizzare ogni finale. Se Serie A e Serie B non dovessero ripartire come andrà a finire il discorso promozioni e retrocessioni? Il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe ha ribadito più volte la sua idea:  "Il regolamento parla chiaro: tre retrocessioni dalla A e tre promozioni dalla B. La modalità dei playoff la B l'ha effettuata per rendere più avvincente il campionato, ma se si ragiona di merito sportivo, questo lo può accampare solo il Benevento: se però si deve fare, lo meritiamo anche noi. Altrimenti procederemo per vie legali: solo il campo non lascia strascichi". In merito a questo argomento la redazione di Tuttofrosinone.com ha contattato in esclusiva l'avvocato Mattia Grassani, uno dei massimi esperti di diritto sportivo nel nostro paese.

Avvocato, se i campionati non dovessero ripartire, giuste e valide le argomentazioni del presidente Stirpe?

"Il format del campionato di Serie B prevede che al termine della stagione siano tre le società che vengano promosse in Serie A e questo lo prevedono le NOIF (norme organizzative interne della federazione). Le modalità di scelta di queste tre società sono invece di competenza della Lega, la quale ogni anno può stabilire formule differenti per designare le tre formazioni promosse in A, ma tre formazioni sono e tre formazioni rimangono. Sono assolutamente d'accordo con le dichiarazioni del presidente del Frosinone calcio Stirpe perché per modificare il numero delle società che vengono promosse dalla serie B alla serie A occorrerebbe che si verificassero eventi, che tra l'altro proprio oggi alla luce di quanto il Consiglio Federale ha deliberato sono assolutamente non prevedibili, cioè non sono all'orizzonte. Tra l'altro non so nemmeno come potrebbe essere modificato: ne promuovono due, quattro o nessuna? Sono scenari non alternativi, sono scenari assolutamente remoti e non pensabili se non a fronte di contenziosi che genererebbero comunque di conseguenza contenziosi infiniti poichè i club hanno giocato tutti tre quarti di campionato in serie B sapendo che le prime tre squadre sarebbero state promosse. La terza sarebbe stata espressa dagli spareggi, ma se gli spareggi non dovessero essere programmabili a questo punto di certo non c'è ragione per modificare il numero delle squadre da promuovere. Cambia la formula, si playoff o no playoff, ma il numero delle squadre promosse deve rimanere lo stesso"

E se la FIGC, con pieni poteri decidesse di cambiare il numero di promozioni e retrocessioni per l'attuale stagione, escludendo cosi il Frosinone attualmente terzo in classifica, ci sarebbero i margini per un ricorso da parte del club del patron Stirpe?

"Allo stato attuale per me è un'ipotesi da non poter prendere nemmeno in considerazione perché i poteri straordinari attribuiti dall'articolo 211Quater del Decreto Rinascita, Crescita, Ripartenza, quindi poteri anche in deroga sono previsti quando non vi siano le condizioni oltre ogni ragionevole dubbio per concludere la stagione. Anche quando questo dovesse avvenire, cosa che oggi con la curva dei contagi sempre in discesa, con il numero dei morti sempre in discesa e con la stagione estiva che dovrebbe ulteriormente combattere efficacemente il virus non è ipotizzabile, il provvedimento della Federazione che modificasse il numero di promozioni dovrebbe essere ispirato a criteri di ragionevolezza, di imparzialità, di non discriminazione e di meritocrazia quanto più vicina al risultato del campo relativo a fin quando si è potuto giocare. Sono tutti parametri questi: imparzialità, non discriminazione, ragionevolezza e meritocrazia rispetto ai risultati espressi dal campo, che tutti insieme ma anche singolarmente confermano come sia anche il Frosinone, qualora non si dovesse riprendere con il campionato, a dover salire in serie A"