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Bergomi sul Bologna: "Mihajlovic il tecnico giusto per la salvezza"
Beppe Bergomi, ex bandiera dell'Inter e oggi commentatore in tv, ha rilasciato un'intervista al Corriere di Bologna: "Quest’anno non ho mai commentato i rossoblù, vedendoli solo a sprazzi, e chiedevo informazioni a Marocchi o a chi segue il Bologna: mi sono sempre chiesto se questa squadra non potesse fare di più. In difesa hanno una fisicità enorme con ragazzi attorno al metro e 90, a centrocampo hanno aggiunto la qualità di Soriano al dinamismo di Pulgar e davanti hanno diverse soluzioni. L’Inter non sta benissimo, ma il Bologna domenica ne ha esaltato i difetti con una partita propositiva in cui ha avanzato di venti metri il baricentro rispetto al solito. I rossoblù hanno la rosa per tirarsi fuori dai guai e Mihajlovic come primo impatto è l’allenatore giusto: porta coraggio e determinazione. La squadra ha corso tanto, con coraggio e il giusto atteggiamento. Lui è uno che lavora bene sulla testa dei giocatori e che dà ritmo, in allenamento e in partita. È un caratteriale ma non mi fermo solo a quello perché sarebbe riduttivo: tenere la squadra più alta sul campo gli permette di sfruttare al meglio le qualità dei giocatori. L’emblema è Palacio: ha dimostrato a tutti come si gioca a calcio, se la squadra resta alta lui può solo beneficiarne. Corsa salvezza? Lo stesso Chievo del mio amico Di Carlo non molla nulla e sarebbe potuto rientrare in modo più deciso nelle ultime due gare. Dal Genoa in giù sono tutte coinvolte e il risultato eccezionale del Bologna ha accorciato la classifica: gli scontri diretti determineranno parecchio da qui alla fine. Santander? Non lo conoscevo, ma ci sono giocatori adatti a determinati campionati: se hai fisicità e grande disponibilità al sacrificio in serie A funzioni. Vale anche per chi ha velocità e cambio di passo: Deulofeu ad esempio in Italia fa sempre bene, altrove magari fa fatica. Santander può rivelarsi utile, poi mi permetta di sottolineare che all’Inter gira anche male: ha segnato un gol impossibile, girando la palla 3-4 metri fuori dal primo palo. Pensi che quando alleno i ragazzini suggerisco sempre di non andare mai troppo oltre il primo palo altrimenti si perde di vista la porta: mi ha smentito. Le prossime gare del Bologna? La vittoria ha dato morale ma è lunga, mancano tante giornate e non bisogna pensare che sia tutto risolto: col Genoa rischia di essere più difficile che contro l’Inter, dove avevi le motivazioni del cambio di allenatore. Ma i rossoblù hanno il tecnico giusto per non sbagliare sul piano mentale".
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